Il dissidente Battista nel mirino dei vertici M5s

Il senatore già noto alle cronache politiche per aver spesso criticato Casaleggio e Grillo, adesso potrebbe essere cacciato dal Movimento per le sue ultime dichiarazioni.

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12 Settembre 2013 - 22.05


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Rientrato per ora il caso Orellana, in M5s rischia di scoppiarne uno nuovo e nel mirino stavolta finsice il senatore Lorenzo Battista. Colpevole di cosa? Di avere attaccato addirittura il guru in persona, Gianroberto Casaleggio, per essere andato a Cernobbio. “La prossima volta mi aspetto di vederlo al Bilderberg”, ha detto sarcastico Battista in un’intervista ad un quotidiano.

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Ma non solo. Ciò che non è gradito ai vertici del Movimento, secondo quanto si apprende, sono i toni con cui il giovane senatore grillino si esprime. Secondo quanto viene riferito, però, al Senato non ci sarebbe intenzione di avviare alcuna espulsione, avendo compreso il boomerang mediatico delle ‘cacciate’ dal Movimento. E lo stesso Battista sarebbe “tranquillissimo” ma “preoccupato per il paese”. Molti colleghi deputati, tra i cosiddetti dissidenti, temono invece che sarà fatto fuori anche se mettono in evidenza il rischio che Battista possa portarsi dietro molti dei suoi colleghi dialoganti del Senato.

Sabato ci sarà un incontro in Friuli Venezia Giulia (regione della sua elezione) a livello di meet up e attivisti che avrebbero da ridire sulle ‘esternazioni’ di Battista. Un deputato tra i dissidenti rivela che gira un foglio da firmare per prendere le distanze dalle parole di Battista, ma i piu’ critici si sono rifiutati di mettere la loro firma.

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Perché Battista dovrebbe essere espulso e Orellana no? Perché Orellana, spiegano fonti interne a M5s, “è mite e fa dei ragionamenti” e invece Battista usa parole più dure e accostare Casaleggio al Bilderberg non è piaciuto affatto al diretto interessato. Intanto, oggi in un nuovo post su Facebook Battista ha sollecitato la nascita del “fantomatico portale” per condividere le scelte con la base, anche su un eventuale governo a 5 stelle in caso di caduta dell’esecutivo Letta.

“Bisogna essere sempre propositivi – scrive Battista su Fb – e si deve lavorare per essere in grado di chiedere un governo a cinque stelle, un governo della società civile” e “mi piacerebbe che su questo fossero tutti gli iscritti del M5s ma come è possibile avere questo responso senza uno strumento informatico capace di coinvolgere la nostra comunità?”.

Bisogna coinvolgere la base sul web, sostiene, “sulle scelte decisionali” ma finora a parte tre occasioni (Quirinarie e le espulsioni di Mastrangeli e Gambaro) non è avvenuto a causa dell’assenza del portale. Anche se fonti M5s assicurano che a breve partira’ un nuovo sito e che il portale, per avere un feedback dalla base, funzionera’ presto.

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