Lampedusa: Silvio, i domiciliari falli da noi

I legali del Cavaliere devono ancora comunicare se sconterà la pena a casa o per i servizi sociali. Intanto arriva l'invito dei lampedusani: lo aspettiamo da tempo.

Lampedusa: Silvio, i domiciliari falli da noi
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3 Agosto 2013 - 17.59


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“Silvio, gli arresti domiciliari falli da noi!”. In un’isola, come i deportati politici di un tempo, quelli illustri, o anche come i mafiosi destinati al confino.

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L’invito all’ex premier, alle prese con la condanna fresca di sentenza, viene da Lampedusa. Un gruppo di isolani sta, infatti, costituendo un comitato per chiedere a Silvio Berlusconi di scegliere l’isola delle Pelagie come luogo in cui stare agli arresti domiciliari. Salvatore Palillo, è l’imprenditore turistico a capo del comitato. “A Lampedusa lo stiamo aspettando da tempo – ha detto Palillo – la sua casa è pronta per accoglierlo”.

Come si ricorderà, nel marzo 2011 Berlusconi, in visita a Lampedusa, durante una delle tante emergenze sbarchi, si era lasciato andare ad una promessa: comprerò casa in quest’isola.

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Per un po’ di quell’acquisto non se ne fece niente, poi la cosa si concretizzo. I lavori nella villa sono stati completati da poco. Ora, nella disgrazia, Berlusconi ha l’occasione a portata di mano per mantenere la promessa di “diventare lampedusano”.

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