“Silvio, gli arresti domiciliari falli da noi!”. In un’isola, come i deportati politici di un tempo, quelli illustri, o anche come i mafiosi destinati al confino.
L’invito all’ex premier, alle prese con la condanna fresca di sentenza, viene da Lampedusa. Un gruppo di isolani sta, infatti, costituendo un comitato per chiedere a Silvio Berlusconi di scegliere l’isola delle Pelagie come luogo in cui stare agli arresti domiciliari. Salvatore Palillo, è l’imprenditore turistico a capo del comitato. “A Lampedusa lo stiamo aspettando da tempo – ha detto Palillo – la sua casa è pronta per accoglierlo”.
Come si ricorderà, nel marzo 2011 Berlusconi, in visita a Lampedusa, durante una delle tante emergenze sbarchi, si era lasciato andare ad una promessa: comprerò casa in quest’isola.
Per un po’ di quell’acquisto non se ne fece niente, poi la cosa si concretizzo. I lavori nella villa sono stati completati da poco. Ora, nella disgrazia, Berlusconi ha l’occasione a portata di mano per mantenere la promessa di “diventare lampedusano”.
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