Chiediamo la grazia a Silvio: via dalla politica

Questa la richiesta di Ignazio Messina (Idv): la grazia la chiediamo noi a lui. Prenda atto della sentenza e liberi politica da sua presenza.

Chiediamo la grazia a Silvio: via dalla politica
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3 Agosto 2013 - 12.35


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“La grazia la chiediamo noi a Berlusconi: prenda atto della sentenza emessa dalla Cassazione, che lo ha condannato in via definitiva a quattro anni per frode fiscale, e liberi la politica e i cittadini dalla sua ingombrante e imbarazzante presenza”. Queste le parole del segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina.

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“Silvio Berlusconi ha messo in scena, in questi due giorni, uno spettacolo grottesco: attaccare sfacciatamente un potere dello Stato quale la magistratura, minacciare il governo Letta, barattando una riforma della giustizia, a suo uso e consumo, con la tenuta del Governo, ricattare, infine, addirittura il Quirinale, ergendosi a martire e chiedendo, per bocca dei suoi sodali, la grazia”.

“Il ricatto – ha detto ancora Messina – porta all’ingovernabilità. Come può, per esempio, questo esecutivo mettere in campo una vera lotta all’evasione fiscale, piaga che fa perdere, ogni anno, circa 120 miliardi di euro alle casse dello Stato, quando il leader del Pdl, partito che fa parte della maggioranza, è un individuo che ha subito proprio una condanna a quattro anni per frode fiscale? Berlusconi non deve più mettere piede in Parlamento, la sua presenza è un’offesa alle istituzioni e ai cittadini. Si torni alle urne, dopo aver cambiato questa vergognosa legge elettorale e si dia agli italiani la possibilità di scegliere dei rappresentanti che portino all’interno del Parlamento le loro istanze”.

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“Noi dell’Italia dei Valori – ha concluso – stiamo lavoriamo alla costruzione di un’alternativa di governo di centrosinistra, seria e responsabile, che sia realmente dalla parte dei cittadini”.

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