“Il Tribunale di Milano, così fondamentalista, così assoluto nelle proprie tetragone definizioni, un errore l’ha fatto. L’ha detto il procuratore generale di Cassazione: cinque anni di interdizione dai pubblici uffici erano sbagliati, troppi, non erano motivati. La legge prevede da uno a tre anni e quindi se dovevano essere cinque dovevano essere motivati. Da questo punto di vista almeno uno spiraglio”. Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, intervenendo a “Radio Anch’io”, su Radio Uno.
“Io sono ottimista – ha sottolineato poi il berluscones – perché credo nella giustizia, credo in tante persone perbene che compongono l’ordine della magistratura, credo nelle regole, credo nella legge, non mi piace la giustizia politicizzata”.
E poi ha aggiunto: “Un Berlusconi fuori dal Parlamento sarà fuori dalla politica? Assolutamente no, un uomo come Berlusconi non è fuori da nulla”. “Berlusconi ha fatto la storia di questo Paese negli ultimi 20 anni in politica, e nei precedenti 20-30 anni ha fatto la storia di questo Paese nell’economia. Ha costruito città, ha costruito la televisione commerciale”, ha detto.
“Berlusconi più ha difficoltà e più esprime il meglio di sé. Non mi auguro che abbia più difficoltà ovviamente, perché gli voglio bene, come gli vogliono bene 10-15 milioni di italiani, però sappiano tutti gli italiani che più la situazione è difficile, più Berlusconi dà il meglio di sé, e questo è un elemento che deve tranquillizzare tutti quelli che gli vogliono bene e far riflettere tutti gli altri”, ha concluso Brunetta, “Nel centrodestra manca una vera alternativa a Berlusconi? L’alternativa a Berlusconi si chiama Berlusconi”.
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