Il coro delle reazioni: Calderoli si dimetta
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Il coro delle reazioni: Calderoli si dimetta

Ecco alcune reazioni alla frase pronunciata dal dirigente del Carroccio ad una festa della Lega.

Il coro delle reazioni: Calderoli si dimetta
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14 Luglio 2013 - 15.53


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Marco Pacciotti, coordinatore Forum nazionale immigrazione del Pd:

Nell’esprimere la nostra solidarietà al ministro Kyenge riteniamo che le vergognose parole di Calderoli non siano una semplice scivolata dialettica bensì una precisa scelta politica. Non è una parola sfuggita, bensì di una affermazione voluta che, non a caso, giunge all’indomani delle dichiarazioni del presidente della Camera Boldrini sullo ius soli.

Maroni cosa ne pensa, anche lui condivide le parole di Calderoli? La Lega dopo aver bruciato la sua credibilità con scandali di ogni tipo, porta avanti una strategia che accentua ancora di più i toni razzisti per intercettare le forme più dure e pericolose di malcontento. Un riposizionamento – conclude – che la conduce nell’orbita della destra più estrema di movimenti come Storm front o Alba dorata. Una posizione incompatibile con la nostra Costituzione. Calderoli si dimetta e il problema venga affrontato dal Parlamento.

Vannino Chiti, senatore del Pd, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea:
Calderoli deve scusarsi nell’aula del Senato per le gravi e indegne parole usate nei confronti del ministro Kyenge. Sono offese ingiustificabili: comizi, dibattiti o convegni non possono certo essere una scusante per volgarità razziste pronunciate, oltretutto, da chi ricopre l’incarico istituzionale di vice presidente del Senato. La politica deve tornare ad essere di esempio ai cittadini, rafforzando una cittadinanza fondata prima di tutto sul reciproco rispetto di ogni persona, e non occasione per grida violente, ingiurie e offese.

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Senatore Benedetto Della Vedova, portavoce politico di Scelta Civica:

Le parole di Calderoli sulla ministra Kyenge sono, oltre che molto tristi, totalmente inaccettabili sul piano umano, politico e istituzionale. Scegliendo di fare il vice presidente del Senato infatti, Calderoli ha accettato di rappresentare le istituzioni della Repubblica italiana. Se si è pentito di averlo fatto, come dimostrano le sue parole razziste di oggi inconciliabili con la lettera e lo spirito della Costituzione, ne tragga le conseguenze e si dimetta.

Jole Santelli, parlamentare del Pdl, sottosegretario al Welfare:

Non credo che il ministro Kyenge abbia bisogno di espressioni di solidarietà. È talmente stupida e volgare la frase con cui è stata apostrofata che scredita soltanto chi l’ha pronunciata.

Francesco Speroni, capo delegazione della Lega Nord all’Europarlamento:

Dal punto di vista fisico Calderoli può anche avere ragione. D’altronde si diceva che Celentano sembrasse uno scimpanzé. I paragoni tra animali e personaggi ci possono stare. Non si tratta assolutamente di razzismo, perché ognuno può dire quello che vuole. Calderoli non si deve dimettere da vicepresidente del Senato, non è la prima volta che ci sono questi paragoni. “La Kyenge? Beh, è rotondella e paffuttela… mi ricorda l’omino della Michelin.

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