di Salvatore Cicu
L’annunciata rinascita di Forza Italia da parte del suo storico leader-fondatore, il Presidente Silvio Berlusconi, rianima i valori e i principi politici di tutti coloro che in questi 20 anni non hanno mai smesso di credere in una rappresentanza partitica radicata in quel sentimento di libertà individuale, libertà d’impresa, e di mercato, quale bussola di riferimento valoriale nella costruzione di un processo di modernizzazione politica del nostro Paese. Come uomo delle istituzioni, come uomo di partito, come moderato di tradizione liberale, ho partecipato con passione e piglio aggregativo a questo lungo percorso storico che, fin dal 1994, ha introdotto in Italia, grazie al carisma e al coraggio del Presidente Berlusconi, una rivoluzione di pensiero capace di coinvolgere milioni di cittadini, migliaia di amministrazioni locali, ma anche realtà imprenditoriali, associazioni, circoli, un grande universo delle libertà che anche oggi continua a schierarsi con convinzione dalla parte di chi lavora e si impegna per una riforma della magistratura, per una riorganizzazione dello Stato e un alleggerimento della macchina burocratica a favore dei cittadini, per una politica di incentivi a sostegno delle imprese e delle famiglie e un’azione di defiscalizzazione che rilanci gli investimenti e l’economia. Su questi temi abbiamo costruito le nostre vittorie elettorali, il nostro dialogo costante con il territorio, le nostre esperienze di governo, a livello locale e a livello nazionale, avviando un concreto tentativo di superamento di vecchi sistemi di gestione della macchina amministrativa e un innalzamento del livello di qualità del Paese sugli standard europei.
L’aver fondato il Pdl è stato in questo senso un traguardo importante: essere riusciti, cioè, a mettere insieme tutte le migliori espressioni liberali, cattoliche e riformatrici del Paese a servizio di un unico progetto di governo. Oggi, tuttavia, le mutate condizioni politiche, i differenti equilibri fra partiti di maggioranza e opposizione, il Governo delle larghe intese, ci impongono un riposizionamento verso scelte politiche consolidate e chiare nei confronti degli elettori. Un ritorno al passato che non cambia la sostanza del nostro credo politico, ma che affida a quel passato la possibilità di proiettarci più forti nel futuro, circondati da un’adesione popolare che non ha mai smesso di esserci, forti nella guida carismatica e indiscussa del Presidente Berlusconi e rappresentati dal senso di rinnovamento espresso dal Segretario Angelino Alfano
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Argomenti: pdl silvio berlusconi