“Lo chiamiamo esercito per darci una
missione. E’ una provocazione. Siamo uno street team della
politica. E gli street team si danno gerarchie militari.
Berlusconi è il nostro Capo di Stato maggiore”. Il “pasionario” berlusconiano Simone Furlan spiega come è nato
l’Esercito della libertà, del quale è ideatore, che ha già “17 mila arruolati e i comandanti di reggimento, con gruppi di
almeno tre persone. E poi ci saranno i generali, uno per
Regione”.
Lo street tema, chiarisce, è “un gruppo di fan che va in
strada, tra la gente, per riavvicinarla al proprio idolo. E’ un
modello che nasce negli Stati Uniti, lanciato dalle case
discografiche per avvicinare alla base le band o le star come i
Rolling Stone. E’ come un fan club”. E la scelta non è mossa
dalla ricerca di candidature anche perché “avremmo sbagliato i
tempi: c’è un governo che durerà anni. No, è solo affetto e
stima per Berlusconi. Poi, visto che la struttura sta diventando
molto bella – e che le adesioni sono una valanga – sarà il
Presidente a gestirla come crede. E’ a sua disposizione”.
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