Nodo Copasir e Vigilanza Rai: grillini studiano una strategia

Prossima fase del governo? Sottosegratari, commissioni di garanzia, Copasir e Vigilanza Rai. M5s non si fida e per ora sono esclusi dalle alte cariche dello Stato.

Nodo Copasir e Vigilanza Rai: grillini studiano una strategia
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30 Aprile 2013 - 21.19


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Il prossimo nodo politico da affrontare sarà quello relativo alle presidenze delle commissioni di garanzia, Copasir e Vigilanza Rai. I parlamentari 5 stelle si preparano a studiare una strategia per non rimanere fuori da quelle commissioni che in realtà, da prassi, spettano all’opposizione. Ma i grillini non si fidano essendosi sentiti già esclusi da altri ruoli chiave, come le presidenze delle Camere o i questori, e pensano a come muoversi nei prossimi giorni.

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Per questo, secondo quanto si apprende, l’argomento sarà oggetto di una nuova riunione che si terrà giovedì nel primo pomeriggio a Montecitorio. Oggi, invece, altra riunione ma sui temi della comunicazione. Che, secondo quanto viene riferito da una fonte del Movimento, riserverà “sorprese e cambiamenti nei prossimi giorni”.

Dal momento che M5s è all’opposizione, infatti, la linea comunicativa cambierà. Non a caso ieri a Milano, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno incontrato lo staff della comunicazione per l’avvio di un sorta di “Fase 2”.

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Nella riunione di giovedì prossimo, secondo quanto si apprende, i parlamentari 5 stelle parleranno anche di come portare avanti l’opposizione, innanzitutto nel lavoro delle commissioni. I grillini vigileranno inoltre sull’assegnazione delle presidenze delle commissioni permanenti. I 5 stelle, viene confermato da tanti, faranno un’opposizione dura ma costruttiva e valuteranno i provvedimenti caso per caso. La possibilità di convergere sui singoli temi, infatti, anche se proposti dalla ‘maggioranza dell’inciucio’, non viene vista come un tabù.

Certo, tra i deputati si raccolgono anche delle perplessità: alcuni non sono molto fiduciosi che davvero si riusciranno a realizzare provvedimenti come il reddito minimo di cittadinanza, l’abolizione del finanziamento ai partiti o l’abolizione delle Province, che i grillini sarebbero ben felici di sostenere. Insomma, le aspettative sono basse. Un parlamentare 5 stelle poi lamenta gli eccessi di democrazia delle riunioni fiume nelle quali talvolta si discute e si vota di tutto ma magari non si affrontano i temi politici più urgenti. Un altro deputato, con una punta di sarcasmo, sottolinea che dopo due mesi i 5 stelle di fatto non hanno ottenuto nulla e quindi sarà molto difficile incidere adesso che si trova all’opposizione.

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