Letta premier, Alfano il suo vice
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Letta premier, Alfano il suo vice

Nessun big di primo piano, molte donne e età media più bassa. Il governissimo al via con la sostanziale abdicazione del Pd che non ha ministeri forti.

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27 Aprile 2013 - 14.26


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Ecco il governo Letta:

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi

vice presidente e ministro dell’Interno Angelino Alfano

Affari europei Moavero

Regioni Graziano Delrio

Coesione territoriale Carlo Trigilia

Rapporti con parlamento Dario Franceschini

Riforme Gaetano Gaetano Quagliariello

Pari opportunità e sport Josefa Idem

Pubblica amministrazione Giampiero D’Alia

Esteri Emma Bonino

Giustizia Cacellieri

Difesa Mario Mauro

Economia Saccomanni

Sviluppo Flavio Zanonato

Infrastruitture Lupi

Agricoltura Di Girolamo

Ambiente Andrea Orlando

Lavoro Enrico Giovannini

Istruzione Carrozza

Beni culturali Massimo Brai

salute Beatrice Lorenzin

Enrico Letta salirà al Quirinale
per riferire sullo stato delle consultazioni per la formazione
del nuovo governo. Da ambienti vicini a Letta si fa sapere che
il presidente del consiglio incaricato va al Colle con un buon
lavoro già fatto, ma non ancora è certo l’esito della
riserva.

I ministri in quota Pdl sarebbero cinque. Entrerebbero
nella squadra di Governo, Angelino Alfano, Maurizio Lupi,
Anna Maria Bernini, Beatrice Lorenzin e Gaetano Quagliariello.
Tuttavia sarebbe ancora in
atto un pressing del Pdl per l’ingresso nella compagine
governativa dell’ex ministro Renato Brunetta e, quindi, non è
escluso che i nomi del Pdl per ora inseriti nella bozza di
lista di Governo in mano a Letta possano subire modifiche.

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Nella lista dei ministri i ministri in quota Scelta Civica sarebbero tre: Mario
Mauro, Enzo Moavero, Annamaria Cancellieri.

Graziano Delrio, Stefano Fassina, Dario Franceschini e Maria Chiara
Carrozza sarebbero i ministri in quota Pd. Un renziano, un bersaniano, il leader di Areadem. Carrozza,
professore alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sarebbe in pole
per il ministero dell’Istruzione.

La mattinata era stata di incontri per Enrico Letta che in costante contatto con il Presidente della Repubblica Napolitano sta cercando di mettere insieme gli opposti. Il presidente del Consiglio incaricato ha lasciato di buon mattino la sua abitazione per incontrare alla Camera Pier Luigi Bersani. Sarebbe stato interessante lo streaming come per i M5s, per capire che cosa si sono detti davvero i due e se nel Pd c’è la vaga consapevolezza di quello che realmente pensa una base in subbuglio. Nel corso dell’incontro di questa
mattina a Montecitorio, Pier Luigi Bersani avrebbe detto al premier
incaricato Enrico Letta di “informare il Pdl che il governo non si fa
a tutti i costi”. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari.

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Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, insieme al segretario del partito Angelino Alfano e a Gianni Letta, è poi arrivato a Montecitorio per incontrare il presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta.

“Dai giornali le solite mistificazioni. Dal Popolo della Libertà nessun veto a Massimo D’Alema perché non è nostra abitudine ingerire in casa altrui. Non si utilizzi il Pdl come pretesto”. Lo ha detto Alfano, in una nota. Mentre impazza il totoministri.

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