Grillo: la mescolanza porterà Silvio sul Colle
Top

Grillo: la mescolanza porterà Silvio sul Colle

Il comico tuona ancora dal suo blog: è in atto un'ammucchiata degna del miglior bunga bunga. E Letta? È come il capitan Findus, uno stoccafisso scongelato.

Grillo: la mescolanza porterà Silvio sul Colle
Preroll

redazione Modifica articolo

26 Aprile 2013 - 12.49


ATF

«Il governo che sta nascendo è un’ammucchiata degna del miglior bunga bunga». Un altro duro affondo arriva dal blog di Beppe Grillo che torna ad attaccare l’esecutivo che si appresta a vedere la luce nelle prossime ore: «Tutti passivi tranne uno che di bunga bunga se ne intende».

L’ex comico genovese parla di «una mescolanza che sconfina nell’incesto, lettiana, che ha in sé il profumo di famiglia, da Mulino Bianco dell’Inciucio. Zio e Nipote Letta – ricorda Grillo – si sono alternati come sottosegretari alla presidenza del Consiglio negli ultimi vent’anni. Cambiava il presidente, ma la famiglia Letta era sempre presente». «A garanzia di chi? – chiede polemico il leader stellato – È una coincidenza singolare questa successione monarchica. Una famiglia di predestinati».

Grillo ne ha anche per i media. «L’esultanza dei giornali e delle televisioni per l’ammucchiata di regime – scrive – è propria dei servi che hanno conservato il posto di lavoro. I partiti hanno evitato una Caporetto e si sono rinchiusi in un bunker, tutti assieme appassionatamente, ormai è amore. Coloro che si insultavano in campagna elettorale “Comunisti!”, “Mai con Berlusconi!”, si sono infilati insieme sotto le coperte pur di non dover rendere conto alla Nazione del loro fallimento».

Leggi anche:  Tagli alla legalità: il Pd denuncia il governo per il disimpegno su mafia, corruzione e giustizia

«Il governo minestrone avrà i peggiori odori e sapori della Seconda Repubblica e qualche resto avariato della Prima, come Amato, il tesoriere di Craxi. Pietanze che solo le televisioni riescono a far digerire. Televisioni strafallite dal punto di vista economico».

Grillo rispolvera i conti in rosso. «Nel 2012 – rimarca – perdite per 235 milioni di euro per Mediaset e di circa 200 milioni per la Rai, La 7 ha accumulato quasi mezzo miliardo di perdite in cinque anni. Chi paga questo profondo rosso?».

Grillo continua il suo attacco alle tv. «Mediaset – scrive – si è retta grazie a una concessione governativa dell’uno per cento dei ricavi concessa da D’Alema, il miglior uomo del Pdl, quando era presidente del Consiglio. La Rai grazie alla nostre tasse che ripianano i debiti di un’armata colossale di 13mila dipendenti, ventriloqui dei politici. La 7 per merito delle bollette telefoniche, i suoi debiti sono stati sempre ripianati da Telecom».

In sintesi, «tasse, concessioni incredibili e cresta sulle bollette – denuncia il leader M5s – di questo hanno vissuto e vivono i megafoni del Potere che ogni giorno attaccano il MoVimento 5 Stelle come causa di tutti i mali. Opinionisti che vivono di carita’ pubblica mentre chiude un’azienda al minuto».

Leggi anche:  Emilia-Romagna e Umbria: vittoria nella del centro-sinistra, il Pd targato Schlein vola

«Cosa verrà dopo il bunker? Berlusconi Presidente della Repubblica incoronato dai comunisti Napolitano e capitan findus Letta, lo stoccafisso scongelato? Berlusconi ha detto “Poco importa chi guiderà questo governo, importante che ci siano un governo e un Parlamento per approvare provvedimenti urgenti”. I suoi!», conclude Grillo.

Native

Articoli correlati