Puppato: sabotare Prodi è stato un atto terroristico

La senatrice del Pd: dalemiani e mariniani non hanno voluto il professore perché avrebbe avuto la schiena dritta con Berlusconi.

Puppato: sabotare Prodi è stato un atto terroristico
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23 Aprile 2013 - 14.31


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Laura Puppato, senatrice del Pd, parla a “La Zanzara” su Radio 24: «I terroristi che hanno silurato Prodi? Un certo numero si annidano tra i dalemiani, che avevano un certo interesse. Poi ci sono quelli che erano risentiti per Marini e altri che hanno scelto Rodotà. È stato un atto terroristico, come mettere una bomba all’interno del partito».

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«Per ora – dice Puppato – ne ho individuato qualcuno, ma sono solo intuizioni. Chi non ha voluto Prodi non voleva l’alleanza con Grillo e non voleva un Presidente con la schiena dritta che non avrebbe concesso garanzie oltre i limiti della costituzione a Berlusconi. Invece Napolitano è stato più morbido con Berlusconi, lo si è visto anche dopo la manifestazione davanti al palazzo di giustizia di Milano. Per lui Napolitano è una garanzia».

«Ho votato Napolitano con tristezza – dice ancora Puppato a Radio 24 – perché siamo in eterna prorogatio su tutto. Gli abbiamo chiesto di proseguire per disperazione». Poi, sull’ipotesi di un governo di larghe intese dice: «Ora, visto che il problema con il M5s era la presenza di Bersani bisognerebbe riaprire ai grillini, magari con una figura terza che possa essere considerata da entrambi i gruppi come una figura di garanzia».

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