Voti comprati: polemica sulle primarie di Roma
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Voti comprati: polemica sulle primarie di Roma

Una denuncia su una presenza anomala di rom ai seggi per la scelta del candidato sindaco fa partire le polemiche. Accuse incrociate e appelli alla vigilanza.

Voti comprati: polemica sulle primarie di Roma
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7 Aprile 2013 - 19.42


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Più che brogli si potrebbe parlare (se fosse confermato) di truppe cammellate reclutate a bella posta. Da chi? Chissà. Certo è che la denuncia è arrivata per prima dai sostenitori di Gentiloni:

“Le solite incredibili file di Rom
che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di
politica”, ha detto Cristiana Alicata, membro della
direzione regionale del Pd Lazio. Poi, sempre su Fb, l’esponente
del Pd, rispondendo a qualcuno che tacciava di razzismo le sue
dichiarazioni ha detto: “Il razzismo non c’entra nulla. Sono
voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento
della povertà che fa il clientelismo in politica”.

Lo stessio staff di Gentiloni, in una nota ufficiale, ha denunciato irregolarità ai seggi e invitato tutti a vigilare sulla regolarità. Appello condiviso: “Condividiamo l’appello alla vigilanza
espresso dai Comitato Gentiloni, certi che i volontari ai seggi
stanno facendo un ottimo lavoro nel controllare che il voto si
svolga regolarmente e in piena serenità”, ha detto Chiara Romanello, portavoce di Ignazio Marino. “Questa giornata sia un’occasione di grande partecipazione
e di democrazia – sottolinea Romanello – Ignazio Marino è in
giro tra seggi e gazebo per ringraziare i volontari e
condividere la gioia di tanti cittadini che stanno votando”.

Quali le anomalie? Secondo fonti del Pd romano sentite da Globalist ci sarebbe una presenza eccessiva di immigrati nei seggi del primo municipio e anche all’Alessandrino e al Quarticciolo. Poi la presenza di personaggi noti per essere su posizioni opposte a quelle del centro-sinistra ma che si sarebbero presentate a votare.
Insomma, il solito problema, visto che non esiste un registro e, quindi, ognuno cerca di reclutare chi può senza guardare troppo per il sottile.

“Se le primarie sono aperte agli
immigrati, loro votano. Punto. Se poi ci sono segnalazioni di
irregolarità vedremo ma al momento non ci è pervenuta nessuna
denuncia”. Così ha risposto il segretario del Pd Roma Marco Miccoli. “Ci sono delle regole e gli immigrati
possono votare se le rispettano. Se poi ci sono casi in cui
vengono fatti votare senza che siano in possesso di permesso di
soggiorno allora interverremo. Ma al momento non ne abbiamo
notizia”.

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