Se martedì 9 a Montecitorio non si darà il via libera per la partenza delle commissioni parlamentari, i deputati Cinque Stelle, sono pronti a dare vita ad azioni ‘forti’, una delle quali potrebbe essere quella di occupare le aule delle commissioni stesse: una protesta che per i grillini avrebbe sapore di un hashtag di Twitter che potrebbe prendere il nome di #occupyMontecitorio.
La prima ad avanzare questa ipotesi è stata la deputata grillina Giulia Sarti, in un’intervista alla Stampa, nella quale ha rivelato che i deputati Cinque Stelle sono pronti “a prendere la Camera finché non saranno formate le commissioni permanenti. Staremo lì fino a mezzanotte”.
A lei fa eco il senatore del Movimento grillino, Maurizio Buccarella: “Come i colleghi della Camera, siamo concordi che si debba fare qualcosa, magari coinvolgendo anche gli altri parlamentari che la pensano come noi, non solo i 5 Stelle. Anche noi abbiamo in animo di sollevare la questione con un’iniziativa eclatante”.
Una conferma alle parole di Sarti e Buccarella è arrivata dal capogruppo al Senato M5S, Vito Crimi: “Stiamo valutando alcune iniziative forti…”, ha detto. Iniziative che per il numero uno dei senatori grillini “a Camera e Senato saranno differenti e complementari”. Crimi ha anche annunciato che “domani usciranno comunicati ad hoc e forse nel pomeriggio potremmo annunciare il tutto in conferenza stampa”.
Anche la capogruppo alla Camera dei grillini,
Roberta Lombardi, sulla propria pagina Facebook ribadisce che le commissioni parlamentari possono per regolamento formarsi e poi legiferare a prescindere dalla formazione del nuovo governo: “I partiti bloccano il Paese mentre si spartiscono le poltrone. Il Parlamento può iniziare a lavorare”.
La responsabilità della mancata costituzione delle commissioni parlamentari permanenti è, per il senatore Luis Orellana, del presidente della Repubblica, e di quelli del Senato e della Camera: “I responsabili di questo stato di cose sono Napolitano, Grasso e la Boldrini, che sono succubi dei partiti”, ha detto auspicando che “venga rotto il muro compatto dei partiti”.
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