I grillini minacciano di occupare le camere
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I grillini minacciano di occupare le camere

Se martedì a Montecitorio non si darà il via libera per la partenza delle commissioni parlamentari, i grillini hanno minacciato azioni forti.

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7 Aprile 2013 - 21.36


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Se martedì 9 a Montecitorio non si darà il via libera per la partenza delle commissioni parlamentari, i deputati Cinque Stelle, sono pronti a dare vita ad azioni ‘forti’, una delle quali potrebbe essere quella di occupare le aule delle commissioni stesse: una protesta che per i grillini avrebbe sapore di un hashtag di Twitter che potrebbe prendere il nome di #occupyMontecitorio.

La prima ad avanzare questa ipotesi è stata la deputata grillina Giulia Sarti, in un’intervista alla Stampa, nella quale ha rivelato che i deputati Cinque Stelle sono pronti “a prendere la Camera finché non saranno formate le commissioni permanenti. Staremo lì fino a mezzanotte”.

A lei fa eco il senatore del Movimento grillino, Maurizio Buccarella: “Come i colleghi della Camera, siamo concordi che si debba fare qualcosa, magari coinvolgendo anche gli altri parlamentari che la pensano come noi, non solo i 5 Stelle. Anche noi abbiamo in animo di sollevare la questione con un’iniziativa eclatante”.

Una conferma alle parole di Sarti e Buccarella è arrivata dal capogruppo al Senato M5S, Vito Crimi: “Stiamo valutando alcune iniziative forti…”, ha detto. Iniziative che per il numero uno dei senatori grillini “a Camera e Senato saranno differenti e complementari”. Crimi ha anche annunciato che “domani usciranno comunicati ad hoc e forse nel pomeriggio potremmo annunciare il tutto in conferenza stampa”.

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Anche la capogruppo alla Camera dei grillini,
Roberta Lombardi, sulla propria pagina Facebook ribadisce che le commissioni parlamentari possono per regolamento formarsi e poi legiferare a prescindere dalla formazione del nuovo governo: “I partiti bloccano il Paese mentre si spartiscono le poltrone. Il Parlamento può iniziare a lavorare”.

La responsabilità della mancata costituzione delle commissioni parlamentari permanenti è, per il senatore Luis Orellana, del presidente della Repubblica, e di quelli del Senato e della Camera: “I responsabili di questo stato di cose sono Napolitano, Grasso e la Boldrini, che sono succubi dei partiti”, ha detto auspicando che “venga rotto il muro compatto dei partiti”.

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