Bersani: chiediamo responsabilità a tutti
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Bersani: chiediamo responsabilità a tutti

Alla direzione Pd il segretario conferma la linea: «Ci stiamo mettendo al servizio del Paese. Pdl e Lega escano dalla campagna elettorale. Il M5s vuole dire solo no?».

Bersani: chiediamo responsabilità a tutti
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25 Marzo 2013 - 20.25


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È durata meno di un’ora la direzione del Pd e non ha fatto registrare aperture o cambi di linea. «Noi non chiediamo a nessuno l’impossibile», ha detto Pierluigi Bersani. «Gli incontri con le parti sociali ci portano davvero a dire che questo Paese è veramente nei guai – ha proseguito – E tutte le leggerezze sono destituite di ogni fondamento: non ci sono dividendi dell’austerità. Leggo
che adesso abbiamo da utilizzare il dividendo dell’austerità che abbiamo avuto alle spalle. Sono cose che non esistono. Nei prossimi mesi la situazione vede a giugno e luglio arrivare Imu, Iva e Tares e non ci sono gli ammortizzatori. Per non parlare dei Comuni e dei problemi del Mezzogiorno». Ha insistito il segretario democratico: «Il Pd si mette al servizio del Paese per dare un governo. E lo facciamo con tutta la buona volontà».

«Chiediamo a Pdl-Lega di uscire da ambiti che sono un cascame della campagna elettorale – ha detto ancora Bersani – e chiediamo al Movimento 5 Stelle, in un momento decisivo per il Paese, se vogliono essere una comunità segregata o una forza politica che si prende qualche responsabilità, nei limiti in cui può prenderserla. Per il Paese».

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Poi Bersani ha voluto chiarire che non è questo il momento di trattare per l’elezione del Capo dello Stato: «Non mescoliamo temi ultronei, non portiamo le nostre istituzioni a questo livello. Non mi si parli di scambi, siamo disponibili a ragionare, con assunzione comune di responsabilità». Il leader del Pd ha confermato quindi il suo no ad uno scambio ma il suo sì a un ragionamento comune, a una comune assunzione di responsabilità: «Dipenderà anche dal fatto che ci possa essere un percorso, che non si fermi come è successo invece per le presidenze delle Camere. Lì poi abbiamo fatto una scelta di novità, ma il cambiamento può avvenire anche in una chiave più aperta», ha assicurato.

La riunione era iniziata con l’intervento del vicesegretario Enrico Letta e si è conclusa in tempi brevi anche perché, come ha spiegato Franco Marini, «c’è un’impostazione politica di fondo che dobbiamo confermare: aprire un dibattito stasera sui contenuti è sbagliato, non lo possiamo fare oggi».

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