“Questi hanno la faccia come il culo. I
vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari
adescatori”. Lo scrive su twitter Beppe Grillo che poi sul suo
blog rincara la dose: “In questi giorni è in atto il mercato
delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze
della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il
Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S
per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica
sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E’ il solito modo
puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono
essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i
suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita”.
Ad occhio e croce il tentativo di Dario Fo per stabilire un dialogo tra Pd e Grillo parte in salita.
Grillo ribadisce che, come prevede il codice di comportamento firmato da tutti i candidati del Movimento, “M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze” perché, prevede il non-statuto, “i gruppi
parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi”. Grillo chiude la porta ai “soliti giochini di palazzo” sostenendo che “i giochini sono finiti”. Non sembra essere disponibile a votare la fiducia al Pd che
possa legarlo mani e piedi. Perché tutti i partiti, come ha ripetuto ossessivamente nel corso della campagna elettorale, “devono andare a casa”. Chiosa sul blog: “Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non stara’
certo a guardare”.
Argomenti: beppe grillo