Il dito nell'occhio di Silvio che viola il silenzio
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Il dito nell'occhio di Silvio che viola il silenzio

Berlusconi è sempre il solito. Non l'ha fermato un dito nell'occhio a Torino. Vuole apparire anche nel giorno del silenzio elettorale. E lo fa come presidente del Milan.

Il dito nell'occhio di Silvio che viola il silenzio
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23 Febbraio 2013 - 18.36


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Aduso al bagno di folla e alle raffinatezze, non si aspettava certo Berlusconi di dover saltare il comizio finale a Napoli per colpa di un dito nell’occhio. Eppure è andata così. “Dopo un comizio a
Torino ho preso un dito nell’occhio e ho rischiato il distacco
della retina”. Lo ha detto Silvio Berlusconi scambiando
una battuta con un giornalista prima di parlare in conferenza
stampa a Milanello. In tutto il paese è subito partito il toto-dito: chi è stato a infilare un simbolico dito nell’occhio dell’inarrestabile? Dopo il Duomo simbolico di Milano, che ha prefigurato la caduta in casa propria, a Milano per l’appunto, che vorrà dire il dito di Torino?

Non sappiamo se Gramellini si è interrogato sull’atto terroristico. Un dito è sempre un dito, come dice Cattelan. E poi bisogna vedere che dito fosse e se avesse da poco avuto a che fare con i gianduiotti. Berlusconi ha spiegato: “Quando si fanno i comizi, alla fine c’è sempre un assalto difficile da fermare, una cosa incredibile”, ha proseguito Berlusconi. “Domani sbaglio scheda? No, non
arrivo certo a quel punto”, ha risposto scherzando Berlusconi
che ha poi detto a un altro giornalista: “Se arriva Grillo,
manda a casa anche te”.

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