Monti contro Silvio: erano dei cialtroni

Durissimo attacco del presidente del Consiglio contro Berlusconi. E sui recenti arresti: Siamo di fronte a una nuova Tangentopoli.

Monti contro Silvio: erano dei cialtroni
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15 Febbraio 2013 - 10.36


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“Purtroppo sì, siamo di fronte a qualcosa di molto simile a Tangentopoli, l’evidenza è molto simile la speranza è minore. Nel 1992 si pensava che il fenomeno delle tangenti era alla fine, invece siamo qui di nuovo”. Lo ha detto il presidente del consiglio e leader di Scelta Civica, Mario Monti, ad Agorà su Rai Tre, commentando le recenti vicende giudiziarie che riguardano politica e finanza. “Nel ’92 e ’93 c’è stata come un’azione liberatoria”, ha proseguito il premier. “Ma la coscienza dei politici si è molto seduta e siamo qui di nuovo. Speriamo che venga meno un sistema di potere se genera queste cose”. Secondo Monti le ultime vicende giudiziarie dimostrano che si è passati “dalla partitocrazia alla partitorazzia”.

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Commentando le parole di Berlusconi, secondo cui le tangenti all’estero non devono scandalizzare perché sono commissioni pagate per ottenere commesse, Monti ha detto: “Che le tangenti esistano in molti paesi è la realtà ma che sia inevitabile lo rifiuto. Un Paese deve agire sul piano internazionale, mentre vedo nel dibattito in corso un certo provincialismo: uno che ha governato l’Italia come Berlusconi deve rendersi conto che un paese come l’Italia, che è nel G8, ha il dovere di combattere la corruzione anche a livello internazionale”.

Ma l’attacco al Cavaliere è durissimo. “Sono molto più ferito quando dei cialtroni dicono aver lasciato l’italia bene nel 2011 e poi io l’ho mandata a male, che non inorgoglito se Obama dice che l’Italia oggi va bene”.

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