Pier Luigi Bersani usa l’arma dell’ironia per rispondere all’ennesima sparata di Berlusconi che assicura la creazione di quattro nuovi milioni di posti di lavoro. “Aspettiamo ancora il primo milione promesso tanti anni fa – commenta il segretario Pd – Io vedo solo che negli ultimi tempi abbiamo perso 700 mila posti di lavoro”. Ma la tentazione della scherno di fronte a certe dichiarazioni sfuma subito nella rabbia. “Noi non possiamo seguire la demagogia perché è un insulto all’Italia, è inaccettabile, gli italiani sono intelligenti e noi ci rivolgiamo al cuore e alla testa, non alla pancia”.
Il Cavaliere poco dopo frena. Dopo l’Imu questa è troppo grassa e rettifica dal palco della manifestazione del Pdl a Roma: “Ho semplicemente tirato fuori un’ipotesi per vedere se c’è gente generosa e di buon cuore che può dare un mano. Era un tentativo per verificare se gli imprenditori che hanno aziende che funzionano assumono avendo dei vantaggi”. Ospite del Tg di Enrico Mentana, Bersani commenta Berlusconi: “Fa ridere, ma adesso non è tempo di cabaret”. Quanto al dopo-elezioni, Bersani torna a escludere ipotesi di governi di unità nazionale.
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