Napolitano: «Al voto al più presto»

Con una dura nota, il Colle interviene sull'ipotesi avanzata dal Pdl di posticipare le elezioni: «E' interesse del paese evitare un prolungamento dell'incertezza».

Napolitano: «Al voto al più presto»
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19 Dicembre 2012 - 12.10


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«Le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all’esame del Presidente della Repubblica, che ne
ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità». Così Giorgio Napolitano risponde alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi di ieri e alla richiesta avanzata dal Pdl di posticipare di due settimana la data del voto.

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Continua il testo: «Come è noto, il Presidente Napolitano ha ripetutamente auspicato che le elezioni si
svolgessero alla scadenza naturale entro la prima metà di aprile; altrettanto noti sono i fatti politici che hanno vanificato questa possibilità». «Già prima di quei fatti nuovi – ricorda la nota – la
Conferenza dei Capigruppo del Senato aveva calendarizzato la discussione in Aula della legge di stabilità per il 18 dicembre. Avendo il Presidente del Consiglio preannunciato la formalizzazione delle sue irrevocabili dimissioni all’indomani dell’approvazione di questa legge, è interesse del paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale».

«In quanto alla conseguente indizione delle elezioni politiche, corrisponde alla prassi costante la
fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione. È egualmente interesse del paese – conclude la
nota del Quirinale – che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l’Italia».

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