Elezioni lotteria. La richiesta è ufficiale, per bocca del Forse-Candidato premier Silvio Berlusconi nello studio tv della “Terza Camera” di Porta a Porta presieduta da Bruno Vespa: “Serve più tempo, no al voto il 14”. E il Pd contrattacca: “Vuole allungare legislatura per avere più tempo ad utilizzare tutta la sua potenza televisiva di propaganda”. Una nota ufficiale del Pdl veste di maggiore nobiltà la sua richiesta: “Rinvio di una o due settimane o sarà caos per il voto all’estero”. Di fatto si sta litigando sulla durata di una incerta e difficile campagna elettorale invernale.
Danno i numeri. Il Pd replica accusando il Pdl di atteggiamento dilatorio: puntano ad “allungare la durata della Legislatura anche solo per qualche giorno”, denuncia il capogruppo alla Camera, Dario Franceschini. “Evidentemente – sottolinea – pensano di averne bisogno”. Lo stesso Bersani durante l’assemblea dei deputati democratici: “nessun rinvio per i loro problemi”, ammonisce il segretario del Pd. Poi arriva la conferma ufficiale dell’obiettivo del Pdl. “Serve un rinvio del voto di una o due settimane”, e indica nel 24 febbraio o nel 3 marzo le date possibili per le urne.
Nuovi partiti. Altra ragione di rissa, l’aiutino proposto in Parlamento per la raccolta delle firme necessarie per partecipare alle elezioni. Se una componente si costituisse in Parlamento anche pochi giorni prima della fine della legislatura e prima della convocazione dei comizi, si potrebbero presentare alle elezioni senza raccogliere le firme, per il principio che premia il diritto politico a candidarsi. Regalino -si sussurra- i pidiellini filomontiani, usciti allo scoperto nelle ultime votazioni in Parlamento. E quella degli ex An, che stanno per varare “Centrodestra nazionale”.
Materia da sondaggio popolare: quando vorresti andare alle urne (L’Election Day Ideale): il 10, il 17, il 24 febbraio o il 3 marzo?
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