No del Consiglio di Stato alla Polverini: Lazio subito al voto

Respinto il ricorso alla sentenza Tar della Governatrice dimissionaria. Ora dovrà firmare entro 5 giorni il decreto che fissa la data per le urne o subentrerà un commissario.

No del Consiglio di Stato alla Polverini: Lazio subito al voto
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27 Novembre 2012 - 20.40


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Il Consiglio di Stato conferma «integralmente» l’impianto della sentenza del Tar e boccia il ricorso di Renata Polverini. Il Lazio deve andare «subito» al voto, nel periodo «tecnicamente più vicino possibile». Lei, la presidente, aveva annunciato le sue dimissioni dalla Regione Lazio ormai più di due mesi fa – dall’addio sotto i riflettori per lo scandalo dei consiglieri del Pdl e dei tanti fondi pubblici spariti e spartiti sono trascorsi 62 giorni – ma da allora la Polverini non ha mai lasciato davvero l’incarico, nè ha indetto le nuove elezioni nonostante pressanti richieste dai partiti d’opposizione e dalle associazioni imprenditoriali. Ora sono intervenuti definitivamente i giudici.

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Fatti salvi i 45 giorni di campagna elettorale, i cittadini del Lazio, dunque, dovrebbero essere chiamati alle urne nella seconda metà di gennaio, al massimo la prima domenica di febbraio, sganciandosi, così, dal destino di Lombardia e Molise, le altre due Regioni chiamate a rinnovare giunta e consiglio.

Il risultato in qualche modo disattende il percorso segnalato dal governo su indicazione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La governatrice dovrà entro i prossimi 5 giorni indicare la data del voto che, a questo punto, con tutta probabilità, non potrà essere più il 10 e 11 marzo.

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