“Che vuole, bisogna far riaccendere la scintilla. Se stiamo fermi non andiamo da nessuna parte”. Torna in scena Marcello Dell’Utri, e in un’intervista al Fatto Quotidiano ammette di essere stato messo al lavoro per “ricostruire Forza Italia”.
Le elezioni sono vicine e le parti si organizzano. Il Pd è dilaniato dalle primarie, il Pdl non ci pensa nemmeno e vegheggia il ritorno della “scintilla”: “Bisogna far ardere il fuoco e smetterla di piangersi addosso”, dice l’ex dirigente Fininvest e senatore del Pdl.
Punto di partenza i “Circoli del buon governo”: “Con i circoli abbiamo fatto un gran lavoro”, assicura il senatore. Ma è vero che Belrusconi lascia? Chi può saperlo meglio di lui, praticamente il milglior amico: “Perché no? Sta cercando di capire che cosa accade”, dice Dell’Utri. “Il fuoco una volta era lui- aggiunge – e forse potrebbe ancora esserlo”.
E Dell’Utri stesso pensa proprio che anche stavolta gli toccherà. La sentenza di Cassazione è in arrivo, “tutto viene strumentalizzato”, dice, e comunque per premunirsi da “gli altri 50 mila avvisi di garanzia” che gli arriveranno, pensa proprio di ricnadidarsi “l’ho sempre detto: faccio poliitca per legittima difesa”. Perché a fare il latitante a Santo Domingo, dove ha acquistato una villa, non ci pensa proprio: “Lì non c’è mai nulla da fare”.
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