Polverini come Schettino: così ci sfracelliamo
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Polverini come Schettino: così ci sfracelliamo

Adesso la governatrice teme di passare in un tritarifiuti e cerca una soluzione alla svelta. L'inchiesta per peculato su Fiorito rischia di schiantare la giunta.

Polverini come Schettino: così ci sfracelliamo
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17 Settembre 2012 - 19.39


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“Sono qui per dire basta. Nel tentativo di spalare fango ci siamo mostrati ancora più inadeguati di quanto le persone di tutto il paese pensano”. Sono le parole di Renata Polverini, governatrice del Lazio, dopo un violento scontro all’interno del Pdl sulla vicenda di Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl del consiglio regionale, indagato per peculato. “O superiamo questo scoglio o siamo come la Concordia e ci sfracelliamo”, dice ancora la Polverini, che teme di rimanere stretta in un tritarifiuti.

La soluzione per la Presidente è qella di proseguire nel governo della regione intervenendo con un drastico taglio del costo della politica. Oppure arriveranno le dimissioni e tutti a casa. E’ chiara e decisa l’ex segretario generale dell’Ugl. Una spending review con il taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e addio alle somme per i gruppi consiliari. Questi i punti fondamentali dei risparmi da effettuare, annunciati dalla governatrice arrabbiata e preoccupata della situazione, che rischia di annientare il suo futuro politico, schiantandosi contro la vicenda dei fondi rubati.

La riforma Polverini dovrebbe far risparmiare alla regione Lazio circa 20 milioni di euro già entroil 2012, passando da un bilancio di 98 milioni ad uno di 78. E 70 milioni sono previsti con il sitema a regime. “I tumori che stanno qua dentro come nella mia gola vanno estirpati, oggi. Non intendo nella maniera più assoluta mantenere questa regione nello stress comunicativo che non permette di dire cosa faremo di buono”, ha aggiunto poi Polverini. E chiede scusa ai cittadini del Lazio e del “nostro paese”, “voglio chiedere scusa alla politica onesta”, ha continuato la governatrice, che dichiara di vergognarsi di quanto è successo, che va oltre ogni confine.

Ma sul piano politico il futuro della giunta si giocherà già questa settimana. Infatti la sorte del governo del Lazio è strettamente legata alla vicenda giudiziaria. Il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Alberto Pioletti, insieme al nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, stanno analizzando i documenti contabili sequestrati venerdì scorso negli uffici del partito e in quelli presi nelle abitazioni di Roma di Anagni e di Fiorito, che probabilmente potrà essere sentito dagli inquirenti nel corso della settimana. E non è escluso che insieme all’ex capogruppo del Pdl, si possano aggiungere altri nomi.

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