Bersani: va risolto il nodo esodati
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Bersani: va risolto il nodo esodati

D'accordo con il segretario del Pd anche i sindacati che chiedono alla Fornero una soluzione definitiva.

Bersani: va risolto il nodo esodati
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redazione Modifica articolo

24 Maggio 2012 - 17.37


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“Con Damiano stiamo mettendo a punto una proposta di legge per risolvere la questione degli esodati che è un buco della riforma delle pensioni”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani parlando con i cronisti alla Camera, aggiungendo che “anche se riguardasse una sola persona, il problema va risolto”.

Sulla stessa onda di Bersani i sindacati. “Siamo d’accordo sul fatto che c’é una soluzione per i sessantacinquemila, ma ci sono anche tanti altri che devono averla e il ministro lo sa”, ha spiegato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che, a margine dell’assemblea di Confindustria, ha commentato il decreto sugli esodati. Rispetto a chi è ancora senza copertura, Bonanni ha riconosciuto che il ministro Elsa Fornero “ha dato qualche assicurazione in più rispetto al passato, ma ora si tratta di rendere concreta la decisione di coprire tutti coloro che sono in difficoltà”.

Sulla questione, dopo l’assemblea di Confindustria, ha detto la sua anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: “Sugli esodati purtroppo il problema è irrisolto e dovremo risolverlo in Parlamento”. “Dovremo risolverlo in Parlamento, non credo ci sia un’altra strada – ha aggiunto -. Bisogna che il Parlamento voti una proposta diversa che dia garanzie a tutti”.

“I nuovi coefficienti pubblicati sono l’ultima beffa di una riforma profondamente iniqua” , ha detto Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che prosegue: “Si penalizzano in modo notevole i lavoratori che andranno in pensione prima dei 70 anni, cioè in larghissima parte chi fa lavoratori usuranti. Inoltre per tantissimi esodati il problema è lungi dall’essere risolto”.

Anche la Cgil ha ieri incalzato il Parlamento e il Governo. “Il tono perentorio del ministro – ha spiegato ieri Vera Lamonica, segretaria nazionale della Cgil – nasconde uno scarico di responsabilità e l’incapacità di farsi carico di uno dei più acuti problemi sociali del momento, frutto della perdita di posti di lavoro prodotta dalla crisi, e della sua riforma delle pensioni senza previsioni di gradualità e norme di transizione”.

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