La notizia viene da fonti ufficiali e ha del clamoroso: nella cassaforte del tesoriere della Lega Francesco Belsito, in mezzo alla documentazione contabile sequestrata ieri dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza c’è anche una cartella con l’intestazione “The family”. Al momento l’ipotesi degli investigatori è che i documenti siano relativi alle elargizioni ai familiari del leader del Caroccio Umberto Bossi. Gli atti sono all’esame del pm di Napoli, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock.
Troppe telefonate, intercettate dai carabinieri del Noe per la Procura di Napoli. O stupidi o arroganti gli imprudenti interlocutori, primo tra tutti l’indagato tesoriere leghista Francesco Belsito, già nei guai all’interno del partito per i 6 milioni di euro di rimborsi elettorali investiti in Tanzania. Nota spese di famiglia.
1. «I costi di tre lauree pagate con i soldi della Lega».
2. «I soldi per il diploma di Renzo Bossi».
3. «I 670.000 euro per il 2011 oltre ad altre somme ingenti per gli altri anni».
4. «Le autovetture affittate per Riccardo Bossi, tra cui una Porsche».
5. «I costi per pagare i decreti ingiuntivi di Riccardo Bossi».
6. «Le fatture pagate per l’avvocato di Riccardo Bossi»;
7. «Altre spese pagate dal precedente tesoriere Balocchi»;
8. «Una casa in affitto pagata a Brescia»;
9. «I 300.000 euro destinati alla scuola Bosina di Varese per Manuela Marrone -moglie di Bossi- che Belsito non sa come giustificare».
Poi gli “spiccioli”, i costi liquidi dei «ragazzi». Primo tra tutti Renzo, il figlio maggiore di Umberto e consigliere regionale lombardo, detto “il Principe, oltre che comunemente “Il Trota”. «L’ultima macchina del Principe, 50.000 euro… e certo che c’ho la fattura!».
«I costi liquidi dei ragazzi di Renzo» -forse gli uomini di scorta- «un momento, 251mila euro sono i ragazzi, ma sono fuori gli alberghi, che non ti riesco a scindere quando girano con lui, mi entrano nel cumulo e riprendere tutte le fatture è impossibile».
Poi c’è la casa di Gemonio, e più precisamente «i soldi ancora da dare per le ristrutturazioni del terrazzo». «Che io sappia, pare che siano 5-6.000 euro», ridimensiona Belsito.
Belsito ironizza su chi nel partito lo avversa: «Sai quanto gli ho dato l’altro giorno alla nera? -la vicepresidente della Camera Rosy Mauro- Quasi 29mila, 29.142 in franchi eh… vuoi che ti dica tutti gli altri di prima?». «Altre somme che le dà mensilmente». «I 200.000-300.000 euro dati al sindacato padano Sinpa». Ma il cosiddetto «Cerchio magico» lo è certo per i soldi e molto meno per la fedeltà. Rosi Mauro al tesoriere: «Gli devi dire (a Bossi): noi manteniamo tuo figlio Riccardo, tuo figlio Renzo, tu gli devi dire guarda che tu non versi i soldi, tuo figlio nemmeno, ed è da quando sei stato male. Gli devi dire: capo, io so queste cose e finché io sono qui io non tradirò mai, ma ricordati cosa c’è in ballo, perché se viene fuori lo capisci che cosa può succedere, altro che barbari sognanti».
Muto e incredulo, Umberto Bossi, davanti ai suoi colonnelli – ieri nella sede centrale di via Bellerio- quando i suoi colonnelli gli dicono che è tutto vero. Anche se lui -assicurano- non sapeva nulla. Vere le contestazioni degli inquirenti sui soldi della Lega serviti per ristrutturare la casa di Gemonio o per comprare il macchinone a Renzo. E il vecchio capo, ancora a smentire, a negare. Bossi assicura che il Trota sta studiando Economia e che la laurea è vicina: “Mi ha fatto vedere il libretto”. Ma i suoi insistono, e quando un leghista di rango gli fa notare che non è così. Sulla storia della Bmw di Renzo: “Mi ha detto che la sta pagando in leasing”. Vero niente, è la replica. E Bossi, l’Umberto, di mollare la riunione e di fiondarsi a Gemonio: dalla Manuela e dai figli, la sua Lega di Famiglia che gli sta affondando la Lega Nord.
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