Lo sceriffo di Notthingam
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Lo sceriffo di Notthingam

Soldi dei ricchi e degli sfuttatori al sicuro, tasse per gli immigrati, misure pesantissime dal punto di vista sociale. Ecco la ricetta di Arcore.

berlusconi giovane
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4 Settembre 2011 - 15.49


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Il governo continua la sua marcia accidentata verso l’approvazione di misure economiche non solo pesantissime dal punto di vista sociale, ma lesive – come sempre quando c’è di mezzo il presidente del Consiglio – della libertà di stampa e informazione. Il quadro è quello di un Paese sempre più disperato governato da una cricca che non gode più di alcune credibilità internazionale e di alcun consenso interno. Certo, non può passare inosservato che, in uno scenario tanto drammatico, l’opposizione rimanga fin troppo incerta, incapace di assumere la guida di un movimento di protesta generale.
La gravità del momento richiederebbe una mobilitazione formidabile che ancora non si vede, è solo questo, ormai, il motivo che consente all’attuale compagine di governo di rimanere in carica . Per ora si muove la Cgil, ancora da registrare c’è l’importante raccolta firme per cambiare – attraverso la via referendaria – una legge elettorale antidemocratica e oligarchica. Di seguito, infine, riportiamo al notizia d’agenzia che spiega come, nel pieno della crisi economica, il premier continua a farsi gli affari propri.

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“Nella manovra bis è avvenuto ciò che tragicamente si poteva temere: bocciato il nostro emendamento finalizzato a far pagare le frequenze televisive nel passaggio al digitale; bocciato l’emendamento teso a ridare risorse al fondo per l’editoria”. Lo afferma il senatore del Pd Vincenzo Vita. “E’ l’esempio più evidente del conflitto d’interessi. Le tv di Berlusconi – spiega Vita – riceveranno gratis un bene pubblico e prezioso come l’etere, cento testate no profit, cooperative, politiche, rischiano di chiudere i battenti. E’ uno scandalo italiano contro il quale si combattera’ una battaglia dura e tenace”.
Secondo il senatore dell’opposizione “è impressionante poi che il governo in commissione non abbia sentito neppure l’esigenza di spendere due parole per spiegare il perche’ di un simile misfatto. E’ scandaloso e ci riporta al Medioevo fare una donazione al presidente del Consiglio tartassando i ceti medi e popolari. Neanche lo sceriffo di Nottingham avrebbe osato tanto”.

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