Crolla il centro-destra: Pdl al 22% e Lega al 7%

Sondaggio Swg per Affaritaliani.it. L'attuale maggioranza raggiungerebbe il 30% dei voti. I partiti di Berlusconi e Bossi pagherebbero le decisioni sulla gestione della crisi.

Crolla il centro-destra: Pdl al 22% e Lega al 7%
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23 Agosto 2011 - 09.35


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Pdl al 22-25%, Lega 7-9%

“Se si votasse in questo momento, il Pdl non prenderebbe più del 22-25%, mentre la Lega si attesta tra il 7% e il 9%”, dice il presidente di Swg, Roberto Weber. Terrebbero invece i partiti di opposizione: “I partiti di opposizione tengono perché guardano ai propri serbatoi di consensi e anche perché perdura la chiave anti-berlusconiana (punto sul quale Bossi ci sta mettendo del suo) – prosegue Weber -. Il Partito Democratico si attesta attorno al 25% e molto probabilmente sarebbe la prima forza in caso di elezioni, anche perché – ha spiegato Weber – gli scandali come quello di Penati sono molto sfumati”.

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“Spazio per un terzo polo”

Secondo Swg si starebbero quindi creando condizioni favorevoli per forze politiche nuove: “In questa fase c’è una grande indecisione e un’ottima possibilità di successo per chi scegliesse di entrare in campo”, conclude il presidente di Swg. Riferimento quasi scontato a Luca Cordero di Montezemolo, che continua a non escludere il proprio ingresso in politica. Se lo facesse davvero, dice Weber, “farebbe danni a tutti, soprattutto al centro-destra. Anche perché è già stato fatto un errore di sottovalutazione del Terzo polo, che alle ultime amministrative è andato benissimo nelle città piccole (tra il 14 e il 19%). Con Montezemolo potrebbe arrivare sopra il 20%”.


Gli errori del centrodestra per Swg

Il motivo della disaffezione degli italiani per l’attuale maggioranza avrebbe molte ragioni. Pesa soprattutto la costante di prelievo su chi già oggi paga sistematicamente le tasse. Poi il va e vieni di proposte di revisione delle pensioni che allarma una fascia vastissima di persone che all’età della pensione si stanno avvicinando. Per quel che riguarda i tagli agli enti locali “sono un provvedimento che si fa sentire dopo, nel tempo, non c’è una percezione immediata. Su altre cose Pdl e Lega non sono riusciti a fare massa critica e a spiegare la capacità risolutiva dell’intervento. Il tutto dopo aver negato la crisi perfino in Parlamento”.

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