Agrigento, ventisei giorni senz'acqua, occupa il Comune: solo così ha ottenuto il ripristino del servizio
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Agrigento, ventisei giorni senz'acqua, occupa il Comune: solo così ha ottenuto il ripristino del servizio

Senz'acqua per 26 giorni, esasperata ha occupato il Comune. Il Comune è quello di Agrigento, che in questo 2025 dovrebbe svolgere il ruolo di Capitale della Cultura.

Agrigento, ventisei giorni senz'acqua, occupa il Comune: solo così ha ottenuto il ripristino del servizio
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6 Febbraio 2025 - 19.07


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Senz’acqua per 26 giorni, esasperata ha occupato il Comune. Il Comune è quello di Agrigento, che in questo 2025 dovrebbe svolgere il ruolo di Capitale della Cultura.

Tra strafalcioni, ritardi, sprechi e spese opache la città non conosce tregua, la crisi idrica continua a mettere a dura prova la pazienza dei cittadini. Dopo l’episodio in via Manzoni, dove gli abitanti esasperati hanno dovuto chiamare i Carabinieri, un nuovo caso di protesta si è verificato nel quartiere dello Stadio Esseneto.

La signora Emanuela Fragapane, neo portavoce del movimento civico “Mani Libere”, come detto, ha occupato il Comune dopo essere rimasta senza acqua per quasi un mese. Lei abita in via Confalonieri. Solo grazie all’intervento della Polizia e alla sollecitazione degli impiegati comunali, al sindaco non è rimasto che allertare i vertici di AICA, che hanno inviato quattro tecnici per ripristinare la distribuzione idrica nella zona dove abita la signora. Dopo l’intervento, l’acqua è finalmente tornata a scorrere.

“Questi episodi – dice il Codacons – sollevano interrogativi sulla gestione dell’emergenza idrica da parte dell’amministrazione comunale e di AICA. Se per riparare un guasto è necessario l’intervento dei Carabinieri e per ripristinare la distribuzione idrica serve una protesta eclatante, viene da chiedersi quale sia il ruolo effettivo delle istituzioni preposte. I cittadini di Agrigento – continua il Codacons – sono stanchi di dover ricorrere a misure estreme per ottenere un servizio essenziale come l’acqua”.

Conclude Codacons: “Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura 2025, non può permettersi di essere ricordata come la città delle emergenze idriche e delle proteste per l’acqua. È tempo che le autorità locali dimostrino una gestione efficiente e responsabile delle risorse idriche, assicurando ai cittadini un servizio all’altezza delle aspettative”.

La crisi idrica ad Agrigento non è un fenomeno nuovo, ma negli ultimi mesi la situazione sembra essere peggiorata. In diverse zone della città, l’acqua arriva con interruzioni frequenti, lasciando interi quartieri a secco per giorni o settimane. I cittadini denunciano non solo l’inefficienza nella distribuzione, ma anche la mancanza di comunicazione da parte delle autorità competenti.

Leggi anche:  Agrigento, città della sete: ennesima perdita d'acqua e proteste nell'anno da Capitale della Cultura

Di fronte a questa emergenza, molti agrigentini stanno prendendo iniziative per far sentire la propria voce. Oltre alle proteste pubbliche, sono in aumento le segnalazioni alle associazioni di tutela dei consumatori, che chiedono l’intervento immediato della Regione e del governo nazionale per garantire una soluzione strutturale e duratura al problema.

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