Giornata dela Memoria: quelle scritte l'hanno sfregiata
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Giornata dela Memoria: quelle scritte l'hanno sfregiata

Ci sono molti modi per sfregiare un Giorno che sarebbe dovuto essere di condivisione, di dolore, di ricordo. Per dire, tutte e tutti insieme, “mai più”. Così non è stato.

Giornata dela Memoria: quelle scritte l'hanno sfregiata
Piramide Cestia
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

27 Gennaio 2025 - 18.02


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Ci sono molti modi per sfregiare un Giorno che sarebbe dovuto essere di condivisione, di dolore, di ricordo. Per dire, tutte e tutti insieme, “mai più”. Così non è stato. E non per responsabilità di vecchi e nuovi negazionisti, per gli odiatori seriali dell’Ebreo in quanto simbolo di un altro da sé che si rigetta, che si vuol cancellare dalla faccia della terra. Oggi, come 80 anni fa. 

Ma uno degli sfregi più dolorosi si è consumato oggi a Roma. 

“Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo sono le vostre bandiere”. Questo il messaggio, duro, proiettato nella notte sulla Piramide Cestia e altri edifici di Roma, come la sede della Fao, in occasione del Giorno della Memoria. Un messaggio diretto contro le ong e associazioni accusate di essere prevenute nei confronti dello stato ebraico e i cui nomi appaiono storpiati sotto il logo originale.

Così Amnesty diventa “Amnesy” e Emergency “Hypocrisy’” ma nel mirino sono finiti anche l’Anpi, Medici senza Frontiere e la Croce Rossa Internazionale. “Buon Giorno della Memoria”, conclude il messaggio scritto su un gigantesco sfondo giallo, alludendo alla commemorazione dalle vittime della Shoah che ricorda il 27 gennaio 1945, giorno in cui l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore.

Proprio Amnesty, attraverso Adnkronos, ha condannato il gesto. “Tra i tanti usi indebiti del logo di Amnesty International questo è il più ignobile di tutti.
L’antisemitismo è una violazione dei diritti umani grave e diffusa e accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli è ridicolo oltre che grave. In una giornata come questa dedicata alla memoria e al rispetto delle vittime e dei sopravvissuti alla Shoah, questa azione è veramente spregevole”, dichiara Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando i cartelli proiettati nella notte.

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Croce Rossa, invece, ha fatto sentire la sua voce in una nota: “80 anni fa venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria, un monito a non dimenticare quanto avvenuto allora, in un momento storico in cui la violenza e le atrocità di quei momenti sembrano non aver insegnato nulla a chi ancora, attraverso l’odio e la distruzione, cerca di costruire la propria supremazia sul prossimo. Troppo spesso la cronaca ci porta a parlare, soprattutto nei paesi interessati da conflitti, di come questa stessa memoria oggi sembri essere dimenticata. Il rispetto della persona e dei suoi diritti, delle sue libertà e di un bene assoluto come la democrazia non possono essere zittiti dalla violenza. È davanti a questi momenti di odio che Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, con il suo coraggio e dopo tanta sofferenza, seppe trasformare proprio quell’odio in amore per il prossimo. Da qui il mondo deve ripartire”, sostiene Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana.

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“Le volontarie e i volontari della Croce Rossa, con la loro umanità e con la neutralità propria di chi non prende una parte o l’altra ma vuole solo aiutare, sono impegnati in tutto il mondo con un’azione umanitaria che li vede spesso vittime, accanto alla popolazione civile, dell’impegno necessario a lenire il dolore di chi soffre, a tendere la mano al prossimo, a cercare di rispondere a bisogni primari. La dignità umana non è negoziabile. Che questo messaggio –conclude Valastro – arrivi laddove c’è odio, che queste parole giungano anche a chi ha illuminato nella notte scorsa, con scritte offensive, la Piramide Cestia e il palazzo della Fao a Roma. Un gesto che ci lascia basiti davanti all’impegno della nostra e di altre Associazioni a tutelare, nel suo complesso, il bene più prezioso: la vita, quella ogni individuo, senza alcuna distinzione”.

“Ci troviamo qui per la Giornata della Memoria insieme alle scuole romane. L’Anpi partecipa con grande emozione a questo viaggio che domani ci porterà ad Auschwitz-Birkenau. Trovo veramente scandaloso quello che è apparso sulla Piramide, una scritta infame che dileggia le associazioni che con noi hanno grande rispetto del Giorno della Memoria, che noi ci sforziamo di trasmettere nelle scuole e nel territorio attraverso un lavoro capillare”, afferma la presidente provinciale Anpi RomaMarina Pierlorenzi.

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“È veramente una cosa offensiva e grave aver detto quelle cose perché quello che è successo allora è un male assoluto e un unicum, non si possono fare paragoni con nessun accadimento odierno. Chi sporca questa memoria compie un atto veramente grave e devastante per la coscienza civile e democratica di noi tutti e del nostro Paese”, ribadisce Pierlorenzi, a proposito delle scritte apparse oggi sulla Piramide Cestia, a margine del Viaggio della Memoria delle scuole di Roma in corso a Cracovia e Auschwitz.

Sulla questione è stata interpellata dai cronisti anche Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, oggi al portico d’Ottavia con Liliana Segre. “Chi ha messo le scritte vuole dare una risposta alla distorsione”, commenta. “È evidente che c’è una critica politica che però va oltre, verso l’odio. Attingere a questo vocabolario e a degli avvenimenti tragici per ribaltarli non solo è un pericolo, ma uccide e offende un’altra volta tutti i sopravvissuti dell’Olocausto”, prosegue la presidente dell’Ucei.

Msf, Croce Rossa, Emergency, Amnesty International, Anpi…Antisemiti? No, ma chi sta dalla parte dei più deboli, degli indifesi, delle vittime di guerre e crimini che non possono essere mai, mai, giustificati né legittimati. Anche se a commetterli sono le vittime di ieri.

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