Diplomifici in tutta Italia, 70 ispezioni: aule insufficienti e professori senza abilitazione all'insegnamento

Sono 70 le scuole paritarie di secondo grado ispezionate nelle ultime ore in Campania, Lazio e Sicilia. Per 47 di queste le direzioni scolastiche regionali hanno già avviato le procedure per la revoca della parità. 

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18 Giugno 2024 - 10.07


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Sono 70 le scuole paritarie di secondo grado ispezionate nelle ultime ore in Campania, Lazio e Sicilia. Per 47 di queste le direzioni scolastiche regionali hanno già avviato le procedure per la revoca della parità. 

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Le scuole oggetto di ispezione sono state individuate fra quelle nelle quali si è maggiormente evidenziato negli anni scolastici precedenti il fenomeno di un abnorme incremento degli studenti iscritti alle classi terminali a fronte di un esiguo numero di studenti frequentanti le classi iniziali. I risultati delle ispezioni hanno evidenziato un quadro diffuso di irregolarità che sono passate al vaglio degli Uffici scolastici regionali di Campania e Lazio e della Regione Sicilia. Inoltre, in una serie di casi, i collegi ispettivi hanno promosso la segnalazione alla Guardia di Finanza, anche grazie al Protocollo d’intesa siglato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con il Comando Generale, e alla Procura della Repubblica per i profili di indagine di competenza.

Tra le irregolarità più gravi e significative che sono emerse dalle ispezioni il Mim segnala: numero di aule insufficienti per accogliere tutte le classi attivate e/o arredi insufficienti in relazione agli studenti iscritti; mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio e in alcuni casi eliminazione totale di alcune discipline; mancanza dei laboratori, dell’azienda agraria nel percorso tecnico agrario, delle cucine e delle derrate alimentari nei percorsi enogastronomici; assenza del curricolo di educazione civica; funzionamento di più classi quinte collaterali con alto tasso di studenti residenti fuori regione (fino al 90%) dei quali non è dichiarato il domicilio vicino alla scuola ai fini di una regolare frequenza scolastica; personale docente privo di abilitazione e persino del titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline; difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto alle prestazioni lavorative risultanti dai documenti di assegnazione alle classi; grave inosservanza delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità ed esami integrativi; lacune e incongruenze nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici che minano la veridicità di quanto attestato.

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