L’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, già al centro di indagini nel 2019, era controllato dal clan camorristico Contini, componente di rango dell’ Alleanza di Secondigliano. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Dda, hanno eseguito 11 arresti e diversi sequestri nei confronti di esponenti dell’organizzazione malavitosa.
Il collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, ex affiliato al clan Sautto-Ciccarelli del Parco Verde di Caivano, ha raccontato agli inquirenti un episodio del 2018, quando rimase gravemente ferita in un incidente stradale una donna parente del boss Sautto. In quella occasione, quelli del Parco Verde si rivolsero ai Contini, e in particolare a Carmine Botta, per avere un occhio di riguardo. «Comandavano i Contini. Il parcheggio era loro, mi dissero che controllavano anche la mensa e lo spaccio all’interno dell’ospedale».
«Non pagavamo il parcheggio e, quando entravamo nel reparto, i medici si mettevano a disposizione, ci davano i camici e ci facevano entrare anche in terapia intensiva» ha riferito il pentito Iuorio. Nel blitz di questa mattina, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ciro Aieta, Carmine Botta, Giuseppe Buccelli, Gennaro De Luca, Gaetano Esposito, Luigi Perrotta e Domenico Scutto, mentre ai domiciliari sono finiti Eugenio Finizio, Raffaele Schiano e Luca Botta. Attualmente irreperibile un 45enne, ritenuto tra i cassieri del clan Contini.