Philip Rogosky 56enne che lavorava nella produzione cinematografica, è stato trovato morto nel parco dell’Insugherata a Roma, nella mattinata di sabato. In città le ricerche andavano avanti da due mesi, e nelle ultime settimane erano spuntati cartelli che chiedevano informazioni a chiunque lo avesse visto.
A trovarlo è stato un passante. Rogosky a fine gennaio era uscito dalla casa nella quale abitava con la moglie in zona ponte Sant’Angelo, intorno alle 9. Una normale passeggiata dopo la quale di lui si sono perse le tracce. Da quel momento i familiari hanno tappezzato le stazioni e i muri di diversi quartieri di Roma, da Monteverde a Prati, di fogli di ricerca con il volto dell’uomo e una sua descrizione con la speranza di avere qualche notizia. Anche “Chi l’ha visto?” si era occupato del caso e ha pubblicato un post di condoglianze per la famiglia.
“Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo che si fosse solo smarrito, dimenticando temporaneamente chi fosse, perché non aveva evidenti motivi per scomparire, sperando di ritrovarlo. In questi lunghi mesi di ricerca, abbiamo potuto apprezzare quanto i suoi amici oltre alla sua famiglia, lo amassero e fossero in pena per lui, senza mai perdere le speranze hanno cercato ininterrottamente e hanno verificato personalmente ogni singola segnalazione”.
“Abbracciamo tutta la famiglia e gli amici per la fiducia riposta in noi e la condivisione delle ipotesi, ma anche della loro profonda preoccupazione man mano che il tempo trascorreva. Impariamo molto da questi momenti condivisi, il valore dell’amicizia incondizionata e dell’amore per le persone. Ora è il momento del ritorno ad una dimensione privata nel rispetto del loro dolore”.
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