Uccise la fidanzata 16enne, ottiene (di nuovo) la semilibertà: gli era già stata tolta per guida in ubriachezza

Lucio Marzo, che è stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario premeditato e pluriaggravato, aveva 17 anni quando uccise la fidanzata Noemi Durini.

Uccise la fidanzata 16enne, ottiene (di nuovo) la semilibertà: gli era già stata tolta per guida in ubriachezza
Il funerale di Noemi Durini
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7 Marzo 2024 - 09.43


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  Il 3 settembre del 2017 Lucio Marzo uccise la fidanzata 16enne Noemi Durini a Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Oggi ha ottenuto la semilibertà per lavorare, dopo una condanna a 18 anni e 8 mesi di carcere.

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Il permesso gli era già stato revocato dopo che ad agosto era stato fermato alla guida di un’auto completamente ubriaco e in violazione alle disposizioni del magistrato di sorveglianza, che gli aveva vietato la guida di qualsiasi mezzo a motore. 

Marzo era quindi stato trasferito dall’istituto penitenziario minorile di Quartucciu al carcere Bancali di Sassari dove attualmente è detenuto. Il trasferimento nel penitenziario sassarese è stato deciso dopo la richiesta dell’avvocato Valentina Presicce, legale di Imma Rizzo, la madre di Noemi, che con un’istanza al ministro della Giustizia e al Capo del Dipartimento per la Giustizia aveva evidenziato come la condotta di Lucio Marzo fosse incompatibile con un regime penitenziario minorile.

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Marzo, che è stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario premeditato e pluriaggravato, aveva 17 anni quando uccise la fidanzata Noemi e per questo fu rinchiuso nel carcere minorile, dove però era rimasto anche dopo essere diventato maggiorenne.

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