Il giallo per la morte di Liliana Resinovich continua. La 63enne trovata senza vita 21 giorni dopo la sua scomparsa sarà riesumata «in una data che si colloca verso la fine del mese». A comunicarlo è la Procura di Trieste, guidata da Antonio De Nicolo.
La sostituta procuratrice Maddalena Chergia titolare del procedimento, ha disposto «con la procedura dell’accertamento tecnico non ripetibile, il conferimento, a un collegio di consulenti, dell’incarico di riesumazione della salma» di Liliana Resinovich. La riesumazione è stata segnalata come «opportuna» da Cristina Cattaneo, consulente della Procura. Il pm ha stabilito anche la convocazione «degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni, dandone debito avviso ai prossimi congiunti e ai rispettivi difensori».
Le parole del marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin.
«Per me è importante che il corpo di Liliana possa dare delle risposte, perciò non mi oppongo» alla riesumazione. «Spero che la dottoressa Cattaneo», consulente della Procura di Trieste, «possa avere delle risposte. Dopodiché io aspetto il nulla osta per cremare Liliana, questo è quello che interessa di più a me».
«È un momento doloroso, ma siccome è da mesi che ne parliamo, sono preparato – ha aggiunto Visintin – e poi il 5 gennaio saranno due anni dal ritrovamento di Liliana, che comunque è un dolore immenso».