Caso Orlandi, l'ex magistrato sull'audio che tira in ballo Woijtyla: "Scoprire chi c'è dietro Marcello Neroni"
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Caso Orlandi, l'ex magistrato sull'audio che tira in ballo Woijtyla: "Scoprire chi c'è dietro Marcello Neroni"

Caso Orlandi, l'ex pm Otello Lupacchini: «Marcello Neroni è un personaggio uso al doppio gioco. L'audio è autentico, il problema è chi, perché e per conto di chi abbia fatto quelle dichiarazioni».

Caso Orlandi, l'ex magistrato sull'audio che tira in ballo Woijtyla: "Scoprire chi c'è dietro Marcello Neroni"
L'ex pm Otello Lupacchini
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17 Aprile 2023 - 14.39


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Il caso di Emanuela Orlandi, nelle ultime settimane è entrato in una nuova fase. Il fratello della giovane rapita nell’estate del 1983, Pietro Orlandi, è stato ricevuto in Vaticano dal Promotore di Giustizia Alessandro Diddi, dopo quasi 40 anni di silenzio. In quella sede, Orlandi ha presentato anche un audio in cui Marcello Neroni, ex Banda della Magliana, tira in ballo Papa Giovanni Paolo II. 

Sulla questione, intervistato da Lapresse, è intervenuto l’ex magistrato Otello Lupacchini, che proprio sulla Banda della Magliana investigò a lungo «Marcello Neroni è quello che veniva definita dai suoi sodali una `spia alla francese´, vale a dire un personaggio uso al doppio, triplo, quadruplo gioco, che cercava di lucrare facendo lo `spione´. Conosco quell’audio da anni: il problema è chi, perché e per conto di chi abbia fatto quelle dichiarazioni e cosa il suo mandante, che resta un fantasma, si proponesse di fare».

«Non ritengo che Neroni abbia fatto quelle dichiarazioni se non indotto da qualcuno. Naturalmente non si può dare credibilità preventiva a quell’audio senza nessuna verifica. Bisogna capire perché, per conto di chi e ai fini di che cosa, quelle dichiarazioni vengono fatte».

«L’audio è vero, non vi sono dubbi ma il contenuto sarà da verificare considerato il personaggio da cui proviene e il momento in cui arriva. La dichiarazione di Neroni risale al 2009 e quindi quando è in pieno svolgimento l’indagine sollecitata dalle dichiarazioni di Sabrina Minardi. Una indagine che si svolgeva fin troppo alla luce del sole».

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