Nei giorni scorsi, un parco pubblico a Roma, nella Zona di Val Cannuta era stato intitolato a Umberto Lenzini, presidente della Lazio scudettata nel 1974. Una targa, quella dedicata all’ex proprietario dei biancocelesti, vandalizzata già per due volte da alcuni tifosi dell’altra squadra della Capitale. A denunciare il duplice atto – prima la vernice giallorossa, poi il marmo spaccato – è la nipote dell’ex presidente laziale, Federica Lenzini.
«L’As Roma dovrebbe scusarsi per quello che sta succedendo alla onorificenza data dalla capitale ad un uomo che non solo è stato il più grande Presidente della Lazio, ma ha costruito gran parte degli edifici a Roma negli anni 70 – ha scritto – Forse qualche romanista vive in case costruite da Lenzini o il padre è stato un operaio di mio nonno!! Chi ha compiuto questo gesto è solo un vile!!! Noi abbiamo un altro DNA. Questione di stile…».
E’ arrivata anche la condanna del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha annunciato il ripristino della targa e la denuncia per i responsabili.
«Vergognosi i continui atti vandalici contro la targa che Roma ha doverosamente dedicato alla memoria di Umberto Lenzini. Verrà sempre ripristinata. Sporgeremo denuncia contro i responsabili, non la passeranno liscia», ha twittato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
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