Il Papa all’Angelus torna a chiedere “pace per quelle popolazioni tormentate dalla guerra, pace per la cara e martoriata Ucraina”, “sono tante le bandiere dell’Ucraina qui”, “chiediamo la pace per questo popolo martoriato”.
Un cuore capace di perdono, la preghiera per chi ci ha fatto male e i passi per aprire alla riconciliazione. Papa Francesco, all’Angelus, esorta a chiedere a Gesù appena nato questi doni, nel giorno in cui la Chiesa ricorda il martirio di Santo Stefano. Martiri, afferma, che ancora oggi soffrono ma che sono testimoni del perdono e dell’amore di Dio.
La parola martire significa testimone: i martiri sono testimoni, cioè fratelli e sorelle i quali, attraverso le loro vite, ci mostrano Gesù, che ha vinto il male con la misericordia. E anche ai nostri giorni i martiri sono numerosi piu’ che nei primi tempi. Oggi preghiamo per questi fratelli e sorelle martiri perseguitati, che testimoniano Cristo.
Pace e non guerra, l’ennesimo appello del Pontefice. Papa Francesco ha rivolto un pensiero all’Ucraina nel suo messaggio natalizio prima della tradizionale benedizione “Urbi et Orbi” da Piazza San Pietro.
“Il nostro sguardo si riempia dei volti dei fratelli e delle sorelle ucraini, che vivono questo Natale al buio, al freddo o lontano dalle proprie case, a causa della distruzione causata da dieci mesi di guerra”, ha detto il Pontefice .
Ha poi aggiunto: “Il Signore ci renda pronti a gesti concreti di solidarietà per aiutare quanti stanno soffrendo, e illumini le menti di chi ha il potere di far tacere le armi e porre fine subito a questa guerra insensata!”.
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