L’uomo che ha travolto e ucciso Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, le due turiste belghe morte a Roma sabato sera, è risultato positivo ai test per droga e alcol. Ora è in stato di fermo, accusato di omicidio stradale plurimo.
L’incidente è avvenuto sulla bretella della A24 all’altezza di Tor Cervara. Dopo aver investito le due ventenni, l’uomo ha abbandonato l’auto sul ciglio della strada prima di allontanarsi nel buio tra le campagne. Nel pomeriggio di domenica è stato però individuato dalle forze dell’ordine e portato negli uffici per essere ascoltato. All’automobilista, che avrebbe precedenti penali, gli inquirenti potrebbero quindi contestare anche il reato di omissione di soccorso.
Jessy e Bijls erano arrivate in Italia da una settimana e avevano noleggiato una Fiat Panda che avrebbero dovuto riconsegnare nella giornata di domenica, prima di ripartire per il Belgio. Sui social ci sono le tappe del loro breve viaggio, che ha anche segnato i loro ultimi giorni di vita: dalle storie pubblicate in evidenza su Instagram da Jessy Dewildeman, intitolate “Rome”: si vedono il viaggio in aereo, la strada verso Ferentino (Frosinone) e un video ai Musei Vaticani.
Poi l’incidente, poche ore prima di tornare a casa: sulla strada le due giovani avevano forse assistito a uno scontro tra auto, con tre feriti (due uomini, finiti in codice rosso, e una donna) e per questo si sarebbero fermate per prestare i soccorsi. Scendendo dall’utilitaria, le due sono state travolte da una Smart, e sono morte sul colpo.
Argomenti: Roma