Pnrr, é partito il bando per la selezione di oltre 2.000 “facilitatori digitali"
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Pnrr, é partito il bando per la selezione di oltre 2.000 “facilitatori digitali"

Il loro compito sarà quello di aiutare i meno esperti in tutte le attività digitali e supportare i cittadini nell'utilizzo delle nuove tecnologie.

Pnrr, é partito il bando per la selezione di oltre 2.000 “facilitatori digitali"
Un facilitatore digitale
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9 Agosto 2022 - 11.26


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È da poco partito il bando, finanziato con i fondi del PNRR, per la selezione di oltre 2.000 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni da inquadrare come “facilitatori digitali”.

Il loro compito sarà quello di aiutare i meno competenti in materia in attività come creare un’identità digitale, gestire la posta elettronica, prenotare una visita medica o effettuare l’iscrizione ad un corso online, supportando i cittadini nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Il bando permetterà a 2.160 ragazzi di aderire all’iniziativa con l’obiettivo di accrescere le competenze digitali dei meno abili, favorendo l’uso dei servizi pubblici online. I partecipanti avranno diritto a un assegno mensile e per tutti è previsto un percorso di certificazione delle competenze acquisite.

Come partecipare al bando

I giovani operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it , accedendo con identità digitale SPID. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 30 settembre 2022.

Cosa faranno i facilitatori digitali

I volontari selezionati saranno impegnati in diverse attività di supporto: faciliteranno l’utilizzo dei servizi pubblici online, per esempio la creazione di un’ identità digitale, la prenotazione di visite mediche, l’iscrizione ad un istituto scolastico o ad un corso online; forniranno un sostegno nell’utilizzo dei servizi digitali offerti da privati, come la gestione di un profilo su un social network o su un portale per la ricerca di opportunità lavorative; avvicineranno i cittadini all’utilizzo di smartphone, pc, software per l’elaborazione dei testi o la gestione della posta elettronica, oltre che sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza informatica, illustrando i migliori comportamenti per proteggere la privacy e i propri dati. I giovani volontari promuoveranno inoltre eventi e iniziative culturali sul territorio, finalizzati a presentare nuovi strumenti digitali utili a cittadini, scuole, e imprese, coinvolgendo diverse organizzazioni nella pianificazione delle attività e gestendo apposite attività di comunicazione e divulgazione, online e offline.

La formazione dei volontari

Per i volontari che partecipano ai progetti, oltre alla consueta formazione generale del Servizio Civile Universale, è previsto un percorso di formazione specifica a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale, coadiuvato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. La formazione sui temi del digitale e il servizio di facilitazione digitale consentiranno agli operatori volontari di sviluppare la professionalità di “facilitatore digitale” e maturare specifiche competenze che saranno oggetto anche di un percorso di certificazione. Il percorso formativo sarà basato sul framework Digcomp 2.2, ovvero il Quadro di riferimento per le competenze digitali dei cittadini elaborato dalla Commissione Europea.

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