Omicidio Ciatti, l'assassino non si è presentato all'udienza di carcerazione: mandato d'arresto internazionale
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Omicidio Ciatti, l'assassino non si è presentato all'udienza di carcerazione: mandato d'arresto internazionale

Rassoul Bissoultanov, che lavora a Girona, dove si trova in regime di libertà vigilata, era stato condannato per l'omicidio del 22enne italiano, pestato il 12 agosto 2017 davanti a una discoteca di Lloret de Mar.

Omicidio Ciatti, l'assassino non si è presentato all'udienza di carcerazione: mandato d'arresto internazionale
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13 Luglio 2022 - 14.11


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Rassoul Bissoultanov non si è presentato al tribunale di Girona, in Spagna, dov’era fissata l’udienza di carcerazione. Il ceceno era stato condannato a 15 anni per l’omicidio di Niccolò Ciatti. A darne notizia è il legale della famiglia del giovane italiano ucciso, Agnese Usai, sottolineando che il ceceno non si è presentato “perché gli era chiaro che sarebbe andato in carcere. Il suo difensore non sapeva dire nulla al giudice. Ora in pratica è un latitante. È imbarazzante, è una fuga annunciata”.

Rassoul Bissoultanov, che lavora a Girona, dove si trova in regime di libertà vigilata, era stato condannato per l’omicidio del 22enne italiano, pestato il 12 agosto 2017 davanti a una discoteca di Lloret de Mar. L’avvocato difensore di Bissoultanov, di cui al momento non si hanno notizie su dove si trovi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. 

Dichiarazioni che ha invece rilasciato il legale della famiglia Ciatti. “Bissoultanov non si è presentato all’udienza per la carcerazione al tribunale di Girona perché gli era chiaro che sarebbe andato in carcere. Il suo difensore non sapeva dire nulla al giudice, non sapeva dove fosse il suo assistito, non ha esibito né certificati medici né altre giustificazioni. Ora in pratica è un latitante”, ha spiegato l’avvocato Agnese Usai.

Nei confronti di Rassoul Bissoultanov i giudici spagnoli hanno emesso un mandato di arresto internazionale. Il ceceno si sarebbe dovuto presentare in tribunale per calcolare la rideterminazione della sua reclusione. I giudici hanno preso atto della sua assenza e hanno, appunto, emesso un mandato d’arresto internazionale. Per l’omicidio del 22enne di Scandicci comunque è in corso anche un processo a Roma. 

In Spagna, infatti, in caso di sentenze non definitive come quella di primo grado inflitta a Rassoul Bissoultanov, è prevista un’udienza in cui il giudice, sentendo le parti, è chiamato a decidere se ordinare la carcerazione preventiva del condannato. Al momento, non è noto dove l’uomo si trovi, quindi non è escluso che si sia dato alla fuga. Il procedimento, in questi casi, prevede che, in primo luogo, si chieda alla difesa dell’accusato se sappiano dove si trovi e perché non si sia presentato all’udienza. Nel caso in cui non vengano date spiegazioni o queste non vengano ritenute accettabili, il tribunale può, come detto, emettere un mandato d’arresto, nazionale o internazionale a seconda dei casi, con conseguente notificazione alle forze dell’ordine. Nel caso di Bissoultanov, il giudice aveva disposto il ritiro del passaporto, motivo per cui l’uomo non è autorizzato legalmente a lasciare la Spagna.

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