Ilva di Taranto, gli ex proprietari devono risarcire il Comune: maxi multa da 12 milioni
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Ilva di Taranto, gli ex proprietari devono risarcire il Comune: maxi multa da 12 milioni

La sentenza di primo grado si riferisce ai danni che la grande fabbrica avrebbe provocato alla città tra il 1995 e il 2014

Ilva di Taranto, gli ex proprietari devono risarcire il Comune: maxi multa da 12 milioni
Ex Ilva di Taranto
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8 Luglio 2022 - 11.20


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Gli ex proprietari dell’Ilva di Taranto, dovranno risarcire il Comune con una somma superiore ai 12 milioni di euro, di cui 8 solo per danni d’immagine. Lo ha stabilito il giudice Raffaele Viglione della seconda sezione civile del Tribunale di Taranto, che ha condannato Fabio Arturo Riva, a giudizio in qualità di erede del padre Emilio contro cui fu avviata la causa prima della sua scomparsa nel 2014, e l’ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso.

La sentenza di primo grado si riferisce ai danni che la grande fabbrica avrebbe provocato alla città tra il 1995 e il 2014. Fabio Riva e Capogrosso sono stati già condannati nel processo «Ambiente svenduto» per il presunto disastro ambientale causato dal Siderurgico rispettivamente a 22 anni e 21 anni di reclusione.

Ripercorrendo la storia giudiziaria dell’acciaieria e i contenuti delle perizie e degli studi scientifici, il giudice scrive che «i racconti, i numeri, le scene di questo disastro ambientale hanno gettato nell’oblio dell’immaginario collettivo ogni legame identitario della città al mare e al proprio passato: la storia gloriosa e millenaria di Taranto, che l’aveva vista `capitale della Magna Grecia´ tra le più antiche, floride e potenti colonie fondate nell’Italia meridionale e nella Sicilia orientale, è stata soppiantata dalla sua storia recente, una cronaca nera fatta di immagini terrorizzanti e record percentuali indesiderati».

Il Comune di Taranto è stato rappresentato in giudizio dall’avv. Massimo Moretti. Il giudice ha disposto il risarcimento di oltre 3 milioni e 200mila euro per i danni materiali subiti dal patrimonio immobiliare comunale nei quartieri Città Vecchia e Paolo VI e 8 milioni di euro come risarcimento per il danno all’immagine, alla reputazione e all’identità storica e culturale della città. (ANSA).

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