Ius Scholae, Tinagli de Pd: "E' uno scontro ideologico incomprensibile"
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Ius Scholae, Tinagli de Pd: "E' uno scontro ideologico incomprensibile"

"Persino la Meloni aveva scritto a suo tempo `Ius Soli no, Ius Culturae sì´. Eccoci, ci siamo: perché cambiare di nuovo idea e buttarla sullo scontro ideologico sulla pelle di migliaia di bambini? Incomprensibile”.

Ius Scholae, Tinagli de Pd: "E' uno scontro ideologico incomprensibile"
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4 Luglio 2022 - 11.06


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Irene Tinagli, vicesegretaria del Pd, ha affrontato il tema dello Ius Scholae in un’intervista a Qn. “Sarebbe davvero una vergogna per il nostro Paese un provvedimento di civiltà solo per questioni di tattica politica. Quando si parlava di Ius Soli ci dicevano che non andava bene e che serviva un percorso che passasse dalla scuola e dall’integrazione culturale, persino la Meloni aveva scritto a suo tempo `Ius Soli no, Ius Culturae sì´. Eccoci, ci siamo: perché cambiare di nuovo idea e buttarla sullo scontro ideologico sulla pelle di migliaia di bambini? Incomprensibile”.

Sarebbe necessario “un quadro di regole per scelte che riguardano la vita di ciascuno di noi – spiega – e invece c’è una mancanza di coraggio e una strumentalizzazione che sono da addebitarsi anche al fatto che negli ultimi anni si sono avuti governi senza maggioranze omogenee”. Poi “in Italia abbiamo un centrodestra particolarmente conservatore sui temi delle libertà civili e questo è un problema”. La capacità di innovare, “di produrre nuove attività imprenditoriali e innescare un vero sviluppo socio-economico avviene quando le persone si sentono libere di essere sé stesse, esprimere la propria creatività e realizzare i propri progetti di vita”.

Per quanto riguarda le misure economiche contro il caro vita “continueremo a prendere misure a sostegno dei redditi” e si ragiona “di misure, non una tantum, di tagli contributivi per aumentare le buste paga dei lavoratori oppure di dividere il mercato del gas da quello del paniere energetico”. Draghi «è molto determinato”, ma “senza un Parlamento che abbia il coraggio di dare il via a leggi che vengano incontro alle persone sul fronte dei diritti – conclude – questo Paese sarà sempre con una marcia avanti ridotta”.

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