Verita e giustizia, è quello che manca. «I nostri politici hanno stretto mani, hanno telefonato, hanno avuto incontri bilaterali europei e internazionali dove ogni volta veniva promessa la collaborazione. Continuano a essere presi in giro, nella dignità e nell’intelligenza».
Lo ha detto Paola Regeni, insieme al marito Claudio in collegamento con `Che tempo che fa´.
«Questi hanno confermato ufficialmente che non collaboreranno – ha aggiunto il padre di Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso nel 2016 al Cairo – e secondo noi è giusto prendere dei provvedimenti seri nei loro confronti perché la realpolitik non può prevalere sui diritti umani e individuali delle persone».
«Vorremo fare un appello – hanno concluso i genitori di Giulio – il ricercatore a chiunque abbia informazioni riguardo questi imputati, che si facciano avanti scrivendo alla nostra avvocata Alessandra Ballerini».