Alberto Genovese, le novità sul processo del re delle start up accusato di stupro
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Alberto Genovese, le novità sul processo del re delle start up accusato di stupro

L'imprenditore milanese è accusato da due donne di violenza sessuale. Il 5 aprile scorso la prima udienza del processo, aggiornata al primo giugno

Alberto Genovese, le novità sul processo del re delle start up accusato di stupro
Alberto Genovese
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29 Aprile 2022 - 15.13


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Alberto Genovese, è l’imprenditore milanese accusato di violenza sessuale da due donne: la prima all’epoca dei fatti aveva 18 anni e avrebbe subito uno stupro durante una festa nell’attico dell’imprenditore, la seconda – 23 anni – avrebbe subito violenza durante una festa a Ibiza, e per questa vicenda è accusata in concorso anche l’ex fidanzata di Genovese.

Alberto Genovese è un imprenditore di 45 anni, originario di Napoli ma trasferitosi a Milano, dove si è laureato in Economia alla Bocconi e dove ha iniziato la sua carriera professionale. Dopo alcune esperienze a McKinsey e a eBay, si è guadagnato il soprannome di mago delle startup perché nel 2010 ha fondato Facile.it, venduta per 100 milioni di euro quattro anni più tardi e per aver fondato Prima Assicurazioni.

Il 7 novembre 2020 Alberto Genovese viene arrestato con l’accusa di aver sequestrato, drogato e violentato una ragazza di 18 anni nel suo appartamento in centro a Milano. La denuncia si riferisce a quanto sarebbe avvenuto, secondo l’accusa, una notte di ottobre. In quell’occasione l’uomo avrebbe ospitato nel suo attico, soprannominato Terrazza Sentimento, una festa con numerosi invitati. Tra questi, anche la ragazza che sarebbe stata rinchiusa per oltre 20 ore nella sua camera da letto, dove avrebbe assunto stupefacenti contro la sua volontà e dove sarebbe stata abusata sessualmente più volte da Genovese.

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La giovane ha raccontato di essersi risvegliata dopo molte ore, stordita e confusa per l’effetto delle droghe, senza essere in grado di ricordare come fosse finita lì e credendo di aver vissuto un incubo. Quando infine è riuscita a tornare in possesso del suo cellulare – che Genovese faceva depositare ai suoi ospiti in un armadietto prima di accedere alle feste private – ha contattato un’amica ed è fuggita dall’appartamento, andando a sporgere una denuncia per stupro.

Dopo essere stato arrestato nel novembre 2020, anche altre ragazze hanno denunciato abusi e violenze subiti durante le feste nell’attico dell”imprenditore. Genovese è finito a processo anche per un’altra segnalazione, quella di una ragazza di 23 anni che ha denunciato di essere stata violentata durante una festa a Villa Lolita, a Ibiza. Per questa vicenda è accusata in concorso anche l’ex fidanzata di Genovese, Sarah Borruso.

L’imprenditore, dopo aver trascorso un periodo in carcere, è ora agli arresti domiciliari, che sta scontando con il braccialetto elettronico in una clinica per disintossicarsi dalla dipendenza dagli stupefacenti. I suoi legali hanno formulato una proposta di risarcimento alla vittima più giovane di 130mila euro. Proposta che è stata rifiutata perché giudicata insufficiente dagli avvocati della ragazza, la quale in seguito agli eventi di quella notte avrebbe riportato un’invalidità al 40 per cento.

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Il 5 aprile 2022 è iniziato il processo a suo carico. Il collegio difensivo ribatte alle accuse affermando che ci fu un rapporto sessuale, ma consenziente, e ha chiesto il rito abbreviato. L’udienza si è chiusa con un rinvio all’1 giugno, quando il giudice prenderà una decisione.

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