La criminalità sfida ancora le istituzioni democratiche e rilancia. Un cartello con la scritta “Bla, bla, bla. Pe mo” – traducendo dal napoletano “pe mo” in “per ora” – è stato affisso sul cancello della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano (Napoli), di cui è parroco don Maurizio Patriciello. Al sacerdote due giorni fa, dopo le minacce ricevute nelle ultime settimane, è stata assegnata la scorta.
Ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in visita a Napoli, dopo aver incontrato Patriciello, ha ricordato che “bisogna consentire di ripulire quell’area tramite dei progetti”, “bisogna andare avanti con un’opera di sanificazione di quell’area. Mai come in questo periodo c’è un aspetto molto positivo sul territorio napoletano, c’è una grande sinergia istituzionale”. La titolare del dicastero ha quindi anticipato che a giorni firmerà il decreto per la costituzione della compagnia dei carabinieri nel comune a Nord di Napoli.
Di nuova minaccia della camorra ai danni del parroco parla il senatore Sandro Ruotolo (Misto). “‘Pe mo’ – dichiara in una nota – vuol dire per ora. Cioè fino ad oggi abbiamo scherzato. Loro non demordono ma neanche noi. Loro continuano a sfidarci. Lanciano i loro messaggi e oggi volevano essere certi che il vento non portasse via il cartello, avendolo legato al cancello con il fil di ferro”.
“Come comitato di liberazione – continua – abbiamo acceso i riflettori e chiesto allo Stato di fare la sua parte. Padre Maurizio Patriciello da ieri vive protetto dallo Stato. La ministra Lamorgese ha annunciato la costituzione della compagnia dei carabinieri proprio a Caivano. Noi siamo soddisfatti ma diciamo anche che non basta. Se è vero che la questione criminale a Napoli è un’emergenza nazionale diventa prioritaria la lotta ai clan dell’area Nord di Napoli. Abbiamo una serie di richieste. Chiediamo alle istituzioni di confrontarsi con noi. Verrà il giorno in cui cacceremo la camorra dai nostri territori. Chi non è contro la camorra è complice della camorra”.