Gimbe: "Casi Covid in netta diminuzione (-32%). E per fortuna iniziano a calare anche i decessi"
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Gimbe: "Casi Covid in netta diminuzione (-32%). E per fortuna iniziano a calare anche i decessi"

Crolla il numero dei tamponi fatti ma il tasso di positività resta purtroppo stabile: il virus circola ancora velocemente

Gimbe: "Casi Covid in netta diminuzione (-32%). E per fortuna iniziano a calare anche i decessi"
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17 Febbraio 2022 - 10.56


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Il mese di febbraio, come da previsione degli esperti, ha segnato la discesa netta dei nuovi contagi da Covid, oltreché una discesa repentina dei ricoveri ed ora anche quella dei decessi, una curva che però rimane tristemente ancora alta.

Dal 9 al 15 febbraio i nuovi casi di Covid-19 registrano, per la terza settimana consecutiva, una netta flessione: sono stati circa 440mila, ovvero -32,3% rispetto alla settimana precedente. “Un crollo imputabile sia al netto calo dei tamponi”, pari al -27,8% nello stesso arco di tempo, “sia alla ridotta circolazione virale che rimane ancora elevata, come documenta la stabilità del tasso di positività dei tamponi”.

Lo evidenzia il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe che segnala anche, finalmente, un calo dei decessi: sono stati 2.172 negli ultimi 7 giorni (di cui 184 riferiti a periodi precedenti) -16,2% rispetto alla settimana precedente.

Gimbe invita il governo a “ridisegnare ora le strategie per ridurre l’impatto di nuove ondate dopo l’estate”. A calare del 19,6% sono stati anche i casi attualmente positivi. Bene anche la pressione ospedaliera in diminuzione. Dal 9 al 15 febbraio si è registrato un calo del 14,9% dei pazienti ricoverati in area medica e un calo del 18,7% dei ricoveri in terapia intensiva.

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Oltre 5,1 milioni di italiani ancora non vaccinati

Sono 5,1 milioni le persone, vaccinabili subito, senza nemmeno una dose. Da vaccinare nei prossimi sei mesi ci saranno anche 2 milioni di guariti.

Sul fronte dei nuovi vaccinati contro il Covid, rileva Gimbe, “non fa presa la stretta sui lavoratori over 50, a -43,8% negli ultimi 7 giorni”. Giù anche le vaccinazioni in fascia 5-11 anni (-41,7%). L’85,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’82,4% ha completato il ciclo vaccinale. Il tasso di copertura delle terze dosi all’85,7% con nette differenze regionali.

In sole 14 province 1.000 casi su 100.000 abitanti – In tutte le Regioni ad eccezione della Sardegna, si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi di Covid-19, che va dal -2,3% del Molise al -47,9% della Valle d’Aosta. E, in 7 giorni, scendono da 70 a 14 le Province con incidenza superiore ai 1.000 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. Le 14 province sono: Oristano (1.409), Macerata (1.299), Siracusa (1.234), Fermo (1.209), Ascoli Piceno (1.199), Reggio di Calabria (1.176), Bolzano (1.147), Messina (1.115), Lecce(1.108), Sardegna(1.098), Cagliari(1.092), Rieti(1.044), Ancona(1.035) e Ragusa(1.001).

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Cartabellotta: programmare la stagione invernale – La discesa della quarta ondata insieme alle elevate coperture vaccinali e all’arrivo della primavera “permettono di guardare al futuro con ragionevole ottimismo, al netto di nuove varianti più contagiose o più gravi.

Tuttavia, se da un lato questo permette di allentare progressivamente le restrizioni, dall’altro la consapevolezza della stagionalità del virus impone a governo e Regioni di utilizzare i mesi di tregua per programmare la campagna vaccinale d’autunno, al fine di evitare nuove ondate di ricoveri e decessi, soprattutto in persone anziane e fragili”.

Questo il consiglio del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, a commento dei dati del monitoraggio settimanale. Cartabellotta sottolinea la necessità di “tenere in conto anzitutto dell’eventuale necessità di un richiamo prima del prossimo inverno”. E mette in evidenza che “i non vaccinati (anche se guariti) e i contagiati durante la quarta ondata che non hanno fatto il booster si ritroveranno nuovamente esposti al virus”.

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