L'Italia ha raggiunto 100 milioni di somministrazioni di vaccini anti-Covid, Speranza: "Accelerazione indispensabile"
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L'Italia ha raggiunto 100 milioni di somministrazioni di vaccini anti-Covid, Speranza: "Accelerazione indispensabile"

Il Ministro della salute sulla vaccinazione dei bambini: "C'è una valutazione dell'Ema e dell'Aifa: partiremo il 16 dicembre e il mio consiglio è di affidarsi ai nostri pediatri"

L'Italia ha raggiunto 100 milioni di somministrazioni di vaccini anti-Covid, Speranza: "Accelerazione indispensabile"
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9 Dicembre 2021 - 09.15


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Mentre la variante Omicron sta spaventando l’Europa con contagi in crescita, l’Italia ha raggiunto il traguardo dei 100 milioni di vaccini anti covid.

“Abbiamo numeri in crescita, comunque diversi dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei che stanno messi molto peggio di noi e sono stati costretti ad adottare misure molto forti. Oggi l’Italia sta meglio di altri Paesi ma bisogna mantenere i piedi per terra e continuare un percorso che vede l’indispensabile accelerazione sulle vaccinazioni.

Abbiamo raggiunto 100 milioni di dosi somministrate, un dato rilevante reso possibile da un sistema sanitario nazionale capillare e di qualità”, così ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a ‘Accordi&Disaccordi’ sul Nove.

In base ai dati pubblicati ieri sul sito del governo, sono 99.792.722 le somministrazioni avvenute finora. In particolare, il totale delle persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 47.477.646, l’87,91 % della popolazione over 12. Sono invece 45.830.582 i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale, 84,86 % della popolazione over 12. Il totale delle dosi booster è di 9.609.029.

Per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini, “c’è una valutazione dell’Ema e dell’Aifa: partiremo il 16 dicembre e il mio consiglio -ha proseguito Speranza- è di affidarsi ai nostri pediatri. Della qualità della nostra classe medica si parla in tutto il mondo, fidiamoci di loro. Ai genitori che comprensibilmente hanno dei dubbi dico: parlate con i nostri pediatri, non è materia da talk show o social media. Fidiamoci della scienza e della medicina”.

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