Battiston sul Super Green pass: "Eviteremo i 50 mila casi al giorno”. Ma per altri scienziati è troppo tardi...
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Battiston sul Super Green pass: "Eviteremo i 50 mila casi al giorno”. Ma per altri scienziati è troppo tardi...

Meno ottimisti Ricolfi e Crisanti: per loro il nuovo certificato verde sarebbe dovuto arrivare con largo anticipo.

Battiston sul Super Green pass: "Eviteremo i 50 mila casi al giorno”. Ma per altri scienziati è troppo tardi...
Roberto Battiston
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26 Novembre 2021 - 11.07


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Roberto Battiston, astrofisico, coordinatore dell’osservatorio epidemiologico dell’università di Trento sulle pagine del quotidiano La Stampa ha parlato del nuovo super Green pass promuovendolo: “L’effetto del Super Green pass si vedrà a gennaio, così eviteremo i 50 mila casi al giorno”.

Non ci sono ancora numeri da fornire anche se, sottolinea lo scienziato, “le ultime misure varate dal governo vanno nella giusta direzione e sicuramente un effetto positivo lo produrranno”.

All’inizio, dice Battiston, potrà esserci “un effetto annuncio”: “I non vaccinati ora sanno di avere dieci giorni di tempo per mettersi in regola ed evitare così l’esclusione dalla vita sociale”.

A chi gli ricorda che la maggior parte dei 6 milioni e 700mila italiani non vaccinati ha meno di 40 anni, quindi conduce una vita sociale molto attiva, Battiston replica:

“Questo è un aspetto che può rivelarsi importante, che probabilmente separerà ancora di più i No Vax convinti da quelli che hanno solo dubbi o paure. Ma ricordo che gli italiani non vaccinati sono molti di più, perché ci sono oltre 6 milioni di bambini sotto i 12 anni per i quali la campagna deve ancora cominciare ed è difficile fare stime sull’adesione. Comunque, la vera sfida è procedere a ritmo serrato con le terze dosi”.

Alla domanda “più decisiva rispetto a recuperare chi non ha fatto nemmeno la prima iniezione?”, Battiston risponde che “sono importanti entrambe le cose” poiché “i vaccinati da più di sei mesi sono quasi lo stesso numero dei non vaccinati e, con il calo della protezione, rischiano di reinfettarsi e contribuire alla circolazione del virus”.

Grazie al Green Pass rafforzato, spiega il fisico, potremmo verificare un’inversione della curva dei contagi a circa due settimane di distanza dal 6 dicembre, quindi intorno a Natale: “Ormai abbiamo imparato che è l’intervallo di tempo necessario per osservare i primi effetti di una norma”.

Meno ottimista il politologo, sociologo e presidente della Fondazione Hume Luca Ricolfi che, intervistato dal Messaggero, ha sottolineato come “le chiusure sarebbero dovute arrivare prima”.

L’esperto ha affermato: “Sapevamo da tempo di una quadruplicazione dei contagi rispetto a settembre per il solo effetto della stagione fredda, e purtroppo la quadruplicazione è già arrivata”. Tra le critiche alla scelta di “non puntare sulla ventilazione degli ambienti chiusi” e quelle alla convinzione che per domare i contagi basti combinare “il vaccino con la prudenza e le restrizioni”.

Ricolfi prevede che i positivi aumenteranno:

“L’epidemia riceverà una bella spinta. Ma più in termini di casi che di ricoveri e decessi”. La terza dose del vaccino “si doveva programmare tra giugno e luglio. Allora invece si parlava di immunità di gregge a settembre”. È quanto afferma, in un’intervista al Fatto Quotidiano, il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, sottolineando:

“La trasmissione del virus è alimentata dai non vaccinati e da quelli a cui è scaduto il vaccino. Questi ultimi aumentano con il passare del tempo. Il Super green pass va nella giusta direzione, ma non so quanto sia efficace”.

Crisanti prosegue: “Il Green pass, quello tradizionale, che si rinnova ogni 6-9 mesi di fatto tra 2-3 mesi lascerà scoperte decine di milioni di persone. Il grosso della trasmissione avverrà nei prossimi 3-4 mesi, il problema quindi ci sarà a gennaio e febbraio quando i vaccinati tra aprile e luglio saranno poco protetti. Il punto è che bisognerebbe, già oggi, fare le terze dosi con la stessa intensità con cui le abbiamo fatte ad aprile e giugno. Il Super green pass aiuterà, ma di fatto arriveremo in ritardo”.

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