Il procuratore: "Il piano di Forza Nuova può riportarci agli anni del terrorismo"
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Il procuratore: "Il piano di Forza Nuova può riportarci agli anni del terrorismo"

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho: "Il piano per legare i fascisti e il movimento No Pass dimostra di una strategia, rispetto alla quale il Paese si deve muovere"

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16 Novembre 2021 - 09.17


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Considerazioni gravissime che dimostrano come siamo di fronte a gravi rischi e che c’è una classe politica in parte compiacente e in parte poco consapevole della deriva eversiva fascista che sta germogliano in molte curca calcistiche e adesso sfruttando il malcontento e il complottismo no-vax.
 ”I fenomeni di terrorismo interno sono nati da formazioni non diverse” da Forza Nuova che ”hanno inizialmente adottato il metodo violento. È sempre molto pericoloso lasciar correre. Il piano per legare assieme Forza Nuova e il movimento No Pass dimostra di per sé una strategia, rispetto alla quale il Paese si deve muovere perché non si scada in quelle forme di terrorismo che già abbiamo vissuto in passato”.

Lo sottolinea il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, in un’intervista a ‘La Repubblica’.

Sull’opportunità di sciogliere Forza Nuova De Raho risponde: ”Di fronte a un assalto squadrista come quello subito dalla Cgil si pensa sempre a misure che possano accelerare l’intervento dello Stato. Ma la decisione spetta ad altri, non a me. Oltretutto un decreto di scioglimento è preceduto da una vasta istruttoria, che va a indagare l’operatività e il metodo di una specifica formazione politica. Non occupandomi di quell’istruttoria, non posso pronunciarmi. Osservo però che l’associazione è un istituto costituzionalmente garantito che si supera quando vi si intravedono elementi come la sovversione, la violenza, il metodo”.

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”L’eventuale decreto di scioglimento sarebbe una misura di prevenzione sicuramente utile, laddove venisse valutata la sussistenza dei presupposti, e non limiterebbe né impedirebbe le attività di indagine, di prevenzione e di repressione – sottolinea De Raho

Aggiungo che uno Stato civile non deve nemmeno avere paura di creare vittimismo in chi persegue ideologie violente”.

Nelle operazioni degli ultimi mesi sono state trovate armi, conferma De Raho, ”ma non è detto che siano la prova dell’operatività armata della formazione”.

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